Quanto costa l'abbonamento Amazon Prime sulla Luna?

Jeff Bezos si dice pronto ad avviare entro la metà del 2020 un servizio di consegna tipo Amazon, per recapitare sulla Luna gli strumenti per gli esperimenti, i rifornimenti e gli habitat.

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a cura di Elena Re Garbagnati

Jeff Bezos, numero uno di Blue Origin, intende avviare entro la metà del 2020 un servizio di consegna tipo Amazon, per recapitare sulla Luna gli strumenti per gli esperimenti, i rifornimenti e gli habitat. Così su due piedi l'idea può sembrare forzata, ma approfondendo emerge che i segnali per un business di questo tipo ci sono, e non è difficile capire che in questo come in molti altri casi "terrestri" chi arriva prima spesso amplia notevolmente le proprie possibilità di guadagno.

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Il tuo ordine Amazon che include <...> è stato spedito

Tutto parte dalle idee del Presidente Trump sui progetti spaziali statunitensi, che includono fra gli altri anche l'idea di tornare sulla Luna. Non per missioni di pochi giorni come avvenne con le missioni Apollo, ma per istituirvi una permanenza umana duratura. Una possibilità che ha fatto rizzare le antenne di molte aziende private, che hanno annusato la possibilità di capitalizzare questo rinnovato interesse per il nostro satellite naturale.

L'ultima in ordine di tempo che ha voluto dire la sua è proprio Blue Origin, di proprietà di Jeff Bezos (così come il Washington Post che ha riportato la notizia). L'azienda ha recapitato ai responsabili NASA un white paper di sette pagine (di cui il Post ha avuto una copia) datato 4 gennaio in cui esprime interesse nello sviluppo di un veicolo spaziale lunare con un lander, capace di atterrare nei pressi di un cratere al polo sud dove la luce del Sole è pressoché costante - così da poter beneficiare dell'energia solare. La funzione di questi mezzi sarebbe appunto quella di implementare un servizio di spedizione tipo quello di Amazon, in modo da contribuire al "futuro insediamento umano" sulla Luna recapitando attrezzature e rifornimenti.

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Capsula NASA Orion

Bezos ha commentato che "è tempo per l'America di tornare sulla Luna - e questa volta di rimanere", pur ammettendo che si tratta di un progetto difficile. Le tempistiche sono adattate a quelli che al momento sono i piani dell'Agenzia spaziale statunitense. La NASA infatti ha recentemente annunciato che sta prendendo in considerazione l'ipotesi di far salire degli astronauti a bordo della capsula Orion durante il primo volo dello Space Launch System. Una missione che inizialmente doveva avvenire senza equipaggio, nel 2018, facendo anche il giro attorno alla Luna. Trump però ha chiesto di accelerare i tempi ed è allo studio l'eventualità di aggiungere l'equipaggio, posticipando il lancio a una data da definirsi entro il 2019.

Blue Origin dovrebbe viaggiare su un binario parallelo e supportare la NASA con voli cargo, che sarebbero comunque indispensabili nel caso dell'implementazione di una colonia umana sulla Luna. Un sopporto esterno, quindi, che potrebbe essere bene accolto dato che la NASA ha più volte lodato l'apporto delle aziende private.

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Jeff Bezos

Non resta che attendere, senza dimenticare che Blue Origin non sarà l'unica azienda privata in corsa. Giusto per fare qualche nome, per i voli potrebbe esserci la concorrenza di SpaceX e United Launch Alliance (la joint venture di Boeing e Lockheed Martin), mentre un potenziale partner con cui stringere accordi è Bigelow Aerospace, produttore del modulo gonfiabile al momento agganciato alla ISS e intenzionato a produrre anche differenti soluzioni di habitat spaziali.

Stando alle fonti Blue Origin potrebbe svolgere la prima missione lunare fin da luglio 2020, ma "solo in collaborazione con la NASA", a cui potrebbe fare comodo l'esperienza pregressa con l'atterraggio verticale. Per la Luna potrebbe essere impiegata una soluzione modificata del razzo suborbitale New Shepard: Blue Moon, che può trasportare fino a 10.000 libbre di materiale e che potrebbe spiccare il volo prima di soluzioni quali lo Space Launch System della NASA, l'Atlas V di United Launch Alliance o il New Glenn della stessa Blue Origin, che è in fase di sviluppo e dovrebbe volare entro la fine del decennio.

Riguardo a quanto costerebbe una spedizione sulla Luna, al momento non abbiamo una risposta. Se volete fare qualche ipotesi accomodatevi, magari qualcuno c'azzecca!