RAEE, il rifiuto elettronico lo ritirano in negozio

Dal 18 giugno potremo acquistare una TV e consegnare quella vecchia in negozio. Finalmente in Italia si applica la politica dell'uno contro uno. Il settore del riciclo dei materiali elettronici potrebbe decollare. L'ambiente ringrazia.

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a cura di Manolo De Agostini

Svolta nello smaltimento dei rifiuti elettronici (RAEE). Il principio del ritiro "uno contro uno" è diventato realtà con il Decreto n.65 dell'otto marzo 2010, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n.102 del 4 maggio.

Secondo tale principio, in occasione di un nuovo acquisto di un'apparecchiatura elettrica o elettronica destinata a un nucleo domestico, il distributore avrà l'obbligo di ritirare gratuitamente l'apparecchiatura a fine vita - purché sia equivalente alla prima - e di predisporne il trasporto presso i centri di raccolta autorizzati.

A partire dal prossimo 19 maggio entrerà  effettivamente in vigore il regolamento dell'uno contro uno; da questa data i distributori avranno 30 giorni per iscriversi nell'apposita sezione dell'Albo Nazionale Gestori Ambientali e organizzare il ritiro; dal 18 giugno il consumatore potrà quindi conferire gratuitamente il vecchio apparecchio elettronico anche presso il punto di vendita (o al momento della consegna a domicilio), a fronte dell'acquisto di un prodotto analogo.

I distributori, compresi coloro che effettuano televendite o vendite online, sono tenuti ad informare i consumatori sulla gratuità del ritiro in modo chiaro e d'immediata percezione, avvalendosi anche di avvisi ben leggibili situati nei punti vendita. I distributori hanno inoltre l'obbligo di tenere uno schedario numerato progressivamente che deve essere conservato per tre anni dalla data dell'ultima registrazione. Questo modus operandi può rappresentare una soluzione concreta al problema dello smaltimento illecito di rifiuti elettrici ed elettronici, in quanto viene lasciata traccia del percorso del RAEE dismesso.

Infatti, una volta riconsegnato al negozio, il rivenditore ha l'obbligo di trasportare il vecchio apparecchio fuori uso fino ai centri di raccolta autorizzati. Da qui verranno poi presi in consegna dai Sistemi Collettivi, che ne garantiranno il trasferimento presso gli impianti di trattamento e il successivo riciclo.

In Italia si stima che i punti vendita coinvolti dalla norma saranno alcune decine di migliaia.