Raspberry Pi 2.0 disponibile a pochi dollari

La prima revisione del Raspberry Pi sarà in distribuzione tra non molto. Poche le differenze rispetto al modello attuale, che resta valido tranne che in contesti specifici. Cresce ancora il numero di alternative.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Il Raspberry Pi 2.0 è pronto per la distribuzione, e sarà disponibile a stretto giro di posta. Il nuovo modello non introduce variazioni sostanziali rispetto al primo, e secondo i creatori del mini computer chi ne vuole uno non dovrebbe aspettare per poter ordinare la versione 2.0.

Le novità infatti includono la possibilità di dare energia al Raspberry Pi tramite un Hub USB alimentato, la soluzione a un difetto con il collegamento via HDMI, un nuovo circuito di reset, un nuovo codec audio e fori per il montaggio da usare il alcuni contesti specifici.

Cupieboard

A meno che non si abbia bisogno specificamente di queste caratteristiche quindi si può tranquillamente ordinare la prima versione, anche perché il Raspberry Pi 2.0 non sarà effettivamente in vendita fino a che non saranno esaurite le attuali scorte del primo modello. Per entrambi i modelli chi lo desidera potrà inoltre acquistare separatamente le licenze per riprodurre file MPEG-2 e VC-1, una caratteristica che era stata chiesta a gran voce da molti appassionati.

Il prezzo dovrebbe restare invariato, 25 o 35 dollari a seconda della versione. Pochissimo, ma comunque troppo per qualcuno: a quanto pare Eben Upton, che ha dato vita alla fondazione non-profit dietro al Raspberry, ha avuto più volte a che fare con persone che volevano un esemplare gratis, alcuni anche con toni piuttosto minacciosi - del tipo "lei non sa chi sono io", o "scriverò male del prodotto".

A parte queste sterili polemiche, c'è anche chi è disposto a spendere qualcosa in più per avere hardware migliore grazie ad altri prodotti, che dopo il Raspberry Pi sono spuntati come funghi. È il caso per esempio della Cubieboard, una scheda che per 49 dollari offre un chip ARM Cortex A8 da 1 GHz con GPU Mali 400, 1 GB di RAM e 4 GB di memoria. Le porte includono una HDMI, Ethernet, slot MMC, SATA, due USB, un sensore IR e 96 piedini liberi per chi ama usare il saldatore. Per il sistema operativo si può scegliere tra Android o diverse distribuzioni Linux. Al momento le vendite non sono ancora aperte, ma sappiamo sarà disponibile in tutto il mondo.

Il Raspberry Pi resta il capostipite di un nuovo tipo di computer, che ormai conta numerosi esemplari raccolti sotto il nome di "Open ARMbox". Ci si può fare di tutto: trasformarlo in un sistema di controllo per il riscaldamento o l'allarme di casa, farne un media center, un NAS o anche un sintetizzatore, come si può vedere nel video. Forse però alcuni troveranno la massima soddisfazione nel farsi da soli nientemeno che il sistema operativo.