Razzo New Shepard pronto anche per la procedura di emergenza

Concluso con successo il test di emergenza del razzo di Blue Origin: la capsula passeggeri si è separata con successo ed è atterrata intatta. Il razzo New Shepard è arrivato a terra poco dopo con una verticale perfetta.

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a cura di Elena Re Garbagnati

Se vi doveste trovare a bordo di un razzo New Shepard che ha un problema niente panico: forse riuscirete a salvarvi. È questo il messaggio che è arrivato dopo il test di oggi che si è concluso da pochi minuti, quando è stata testata l'espulsione di emergenza della capsula passeggeri di Blue Origin.

Il razzo riutilizzabile New Shepard, che ha già dato prova più volte di saper decollare e atterrare in verticale, è decollato con qualche minuto di ritardo, con il conto alla rovescia bloccato per un paio di volte, ma alla fine ha portato a termine una missione da manuale.

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Circa 45 secondi dopo il decollo, quando il razzo si trovava a circa 16.000 piedi, è stata attivata intenzionalmente la procedura di espulsione d'emergenza: i sistemi ridondanti di separazione hanno separato la capsula dal razzo e un motore ausiliario ha fornito due secondi di accelerazione, quello che basta per distanziare i passeggeri dal razzo. A quel punto la capsula ha dispiegato i paracadute e ha iniziato una caduta controllata verso terra. Il razzo ha iniziato a scendere, e non era scontato che riuscisse nell'atterraggio in verticale, invece tutto è andato alla perfezione e anche questa parte del "piano B" è andata liscia.

Ricordiamo che New Shepard è un razzo capace di trasportare una capsula con un massimo di sei passeggeri, raggiungere un'altitudine di poco superiore alla linea di Kármán, che fissa l'inizio dello Spazio appunto ad un'altezza di 100 chilometri sopra il livello del mare nell'atmosfera terrestre e quindi rientrare, atterrando in verticale. L'obiettivo principale per il quale è stato sviluppato è il turismo spaziale.