Recensione Aftershockz Sportz M2

Sportz M2 sono un paio di auricolari studiati per gli sportivi, che usano un sistema audio a conduzione ossea.

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a cura di Andrea Ferrario

Editor in Chief

Aftershockz Sportz M2

 

Sportz M2 sono un paio di auricolari studiati per gli sportivi, che usano un sistema audio a conduzione ossea. Il vantaggio è poter ascoltare musica senza dover fisicamente inserire degli auricolari all'interno delle orecchie, evitando l'isolamento completo dall'ambiente circostante.

CONTRO: Scomodi in alcuni sport, il filo è troppo corto

VERDETTO: Sono l'ideale per chi fa corsa su strada, poiché permettono di ascoltare musica senza isolarsi dall'ambienta circostante, così da essere all'erta in caso di pericoli. La qualità audio non è molto differente rispetto un auricolare classico, che è possibile trovare abbinato a uno smartphone o un riproduttore audio. Non è consigliabile a chi cerca la qualità sonora. Potrebbe costare meno.

Recensione

Gli Sportz M2 sono un paio di auricolari che usano la tecnologia a conduzione ossea per riprodurre il suono. Il funzionamento è affascinante, ma elementare. Semplificando il più possibile, un altoparlante, per produrre un suono, agisce sull'aria circostante vibrando e creando compressioni e rarefazioni, che vengono percepite dal nostro orecchio come un insieme di suoni che compongono canzoni, parole, rumori.

Lo stesso concetto è adottato da queste cuffie, che al posto degli altoparlanti adottano dei trasduttori che vibrano, e che una volta indossati trasmettono le vibrazioni alla nostra testa. Queste vibrazioni arrivano anche agli elementi dell'orecchio che, proprio come l'aria "mossa" dagli altoparlanti, traducono l'informazione in suono.

La qualità della musica che è in grado di riprodurre un altoparlante dipende dalla sua capacità di generare queste vibrazioni (la quantità delle informazioni trasferite) e dall'ambiente stesso d'ascolto. Gli auricolari Aftershockz non lavorano con un sistema e un ambiente in grado di massimizzare la qualità audio, quindi non sono certo un prodotto pensato per gli audiofili, tuttavia la qualità generale è superiore a quello che ci aspettavamo. È paragonabile a quella offerta da un classico auricolare di fascia media, uno dei tanti che si trovano abbinati a uno smartphone moderno.

Il vantaggio degli Sportz M2, che è poi anche il messaggio dell'azienda, è la possibilità di usarli senza doverli inserire fisicamente nelle orecchie. In alcuni sport, come corsa o ciclismo su strada, poter mantenere un contatto con l'ambiente circostante potrebbe rivelarsi vitale, se sentire un clacson o una macchina in arrivo alle nostre spalle può fare la differenza. O addirittura usarli in un ambiente lavorativo e sentire in contemporanea la domanda del vostro capo che vi arriva alle spalle.

Rispetto al modello wireless Bluez 2, le Sportz hanno il filo, e un archetto da far passare dietro la nuca, meno invasivo ed ergonomico. A metà filo c'è l'elettronica che trasforma le informazioni sonore in vibrazioni da inviare ai trasduttori, e integra anche un microfono. I comandi sono un tasto di risposta e due pulsanti per il volume, oltre all'interruttore d'accensione e una porta Micro USB per la ricarica della batteria. L'autonomia è pari a una decina d'ore.

Un appunto riguardante l'indossabilità: il cavo è troppo corto e il posizionamento della centralina di controllo lascia poca libertà d'uso. Sarete costretti ad agganciarla al bavero della maglietta, la posizione più corretta considerando che è anche un microfono, ma se non v'interessa usarli per parlare al telefono, non potrete decidere di attaccarla da un'altra parte, per esempio alla vita dei pantaloni. Di conseguenza, il cavo che va dalla centralina al riproduttore multimediale è lungo solo a sufficienza. Se siete alti, potreste avere qualche problema e rischiare qualche strattone di troppo durante l'allenamento. 

Abbiamo provato le Sportz M2 in diverse discipline, tra cui quelle suggerite da AfterShockz, cioè corsa e ciclismo, e dobbiamo dire che sono quelle in cui ci siamo trovati meglio. In bicicletta la posizione che si tiene è abbastanza statica, quindi una volta indossati e trovato il giusto posizionamento dello smartphone, non avrete problemi. Lo stesso vale nella corsa, anche se è una disciplina in cui il corpo si muove maggiormente, il busto rimane sempre in una posizione pressoché simile. Durante un allenamento in palestra non sono invece il massimo della comodità, poiché il design abbastanza rigido e la presenza di un filo non si adattano ai continui cambi di posizione di corpo e testa. Tuttavia non sono nemmeno l'ideale in un ambiente al chiuso, dove si cerca addirittura di isolarsi dall'ambiente circostante.

Verdetto

Le Sportz M2 sono l'ideale per chi fa sport come corsa e ciclismo, poiché permettono di ascoltare musica senza occludere fisicamente le orecchie, rimanendo in contatto con il mondo esterno. In questo modo è possibile sentire il rumore di una macchina che arriva alle nostre spalle o un clacson, evitando spiacevoli incidenti.

Offrono una qualità audio pari a quella di un normale auricolare, non eccezionale, ma sufficiente per ascoltare musica mentre ci si allena. Non sono tuttavia la scelta migliore per l'uso con altri sport. Il prezzo è di 76 euro.

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Aftershockz Sportz M2