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a cura di Mauro Piatti

La novità forse più importante introdotta su questa mirrorless è il sensore X-Trans CMOS IV da 26,1 Mpixel, retroilluminato (BSI). Questa unità APS-C, con fattore di crop pari ad 1,5, controlla l’effetto moiré e la generazione di falsi colori utilizzando un particolare filtro RGB con una matrice a disposizione dei pixel altamente casuale, sistema che consente di eliminare il filtro ottico passa-basso (OLPF) che incide negativamente sulla risoluzione. Abbinato ad un obiettivo XF, crea immagini con una risoluzione percepita di gran lunga superiore al numero di pixel usati.

Rispetto al sensore APS-C da 24 Mpixel di terza generazione, presenta oltre 4 volte il numero di pixel di rilevamento di fase distribuiti su tutta la superficie. Vanta inoltre la più bassa sensibilità nativa pari a ISO 160.

Nuovo anche X-Processor 4 che adotta 4 CPU per raggiungere una velocità di elaborazione dell'immagine circa 3 volte superiore a quella dei modelli attuali. Il processore è il primo al mondo a fornire output 4K/60P a 10 bit in una fotocamera mirrorless dotata di un sensore di dimensioni APS-C, rispondendo alle esigenze dei filmmaker professionisti. È inoltre in grado di gestire in modo istantaneo attività complesse di elaborazione delle immagini come la funzione Color Chrome Effect e Monochrome Adjustment di Fujifilm, ottenendo il tono Warm Black/Cool Black in digitale.

Un’altra particolarità tecnica di questa mirrorless è data dal nuovo mirino elettronico.

Il ritardo di soli 5 ms e la frequenza di aggiornamento di ca. 100 fps assicurano una visualizzazione uniforme dei movimenti del soggetto, consentendo d’identificare con precisione le posizioni di messa a fuoco.

La nuova modalità Sport Finder Mode consente di catturare facilmente un soggetto in movimento. Mostra un’area corrispondente a 16,6 Mpixel (crop 1,25 x) nel display LCD e nel mirino, contrassegnandola con una cornice, e cattura solo la porzione di immagine al suo interno. Ciò è particolarmente utile per la fotografia sportiva e la fotografia naturalistica, in quanto è possibile verificare i movimenti di un soggetto appena fuori dal fotogramma e sfruttare un tempo di blackout più breve del solito.

L'aumento della velocità di lettura dal sensore e la capacità di elaborazione ad alta velocità hanno permesso di godere del tracking AF/AE, anche in modalità di scatto continuo senza blackout fino a 30 fps nella modalità 16,6 M mentre si utilizza il mirino elettronico per controllare il soggetto. Il fenomeno del rolling shutter, un problema tipico degli otturatori elettronici, è stata dimezzata rispetto ai modelli attuali.

Per non perdere mai lo scatto perfetto, la X-T3 dispone della nuova funzione Pre-Scatto, in cui la fotocamera inizia a scattare non appena il pulsante viene premuto a metà. In questo modo, sarà impossibile perdere un'opportunità fotografica importante, come poteva verificarsi in precedenza a causa dello shutter lag.

Come la X-T2, la macchina è dotata di otturatore elettronico silenzioso con una velocità massima di 1/32000 sec, per scatti a diaframmi aperti anche in condizioni di grande luminosità, oppure per congelare un soggetto in rapido movimento.

La nuova Fujifilm X-T3 non è dotata dello stabilizzatore d’immagine in camera, e questa è una delle differenze più importanti rispetto alla X-H1. Consigliamo quindi vivamente l’acquisto di ottiche stabilizzate della linea Fujinon.

Il corpo, abbastanza leggero (solo 549 grammi, 32 in più della XT-2) e compatto, è realizzato in magnesio, resistente agli agenti atmosferici (polvere e umidità) e in grado di lavorare a temperature comprese fra -10° C e +40 °C.

Effetti speciali

Tutte le funzioni della X-T2 già descritte nel nostro test su Tom’s Hardware, si ritrovano ovviamente sulla X-T3, incluse le 16 modalità di simulazione pellicola, un classico Fujifilm, delle quali riportiamo alcuni esempi qui di seguito:

La nota modalità B&W ACROS, che fornisce mezzi-toni morbidi e neri profondi, nella X-T3 è stata implementata in quattro differenti maniere aggiungendo degli appositi filtri, con differenze non trascurabili fra l’una e l’altra soprattutto per quanto riguarda il contrasto:

Non solo: la Regolazione Monocromatica si aggiunge alle modalità di simulazione pellicola Fujifilm. Il nero caldo e nero freddo, convenzionalmente ottenuto con una scelta di carte fotografiche e sviluppatori specifici, è stato fedelmente riprodotto digitalmente per ampliare l'ambito delle espressioni monocromatiche.

Questa è invece la simulazione della grana della pellicola analogica:

L’effetto Color Chrome, precedentemente presente solo nella GFX50S, è ora disponibile per la prima volta nella Serie X. L'effetto produce colori e gradazioni più profonde in soggetti con colori molto saturi, come i fiori dai colori vivaci con le ombre, un soggetto fotografico notoriamente difficile da riprodurre. L’elevata potenza di elaborazione del nuovo X-Processor 4 consente di applicare questo effetto anche negli scatti continui oltre che nello scatto singolo.

Battery grip

Per questa fotocamera è stata progettato uno specifico battery pack che ci è stato fornito per la prova, il VG-XT3.

Questa impugnatura è resistente alla polvere, all'acqua e in grado di funzionare a temperature fino a -10°C. Può contenere due batterie, portando il numero totale di batterie a tre, inclusa quella nella fotocamera, per aumentare il numero massimo di scatti per carica fino a circa 1100 (modalità normale). La X-T3 non ha bisogno di essere spenta per utilizzare una nuova batteria, consentendo di non interrompere mai gli scatti o la registrazione video in corso.

L'impugnatura è dotata del pulsante di scatto per agevolare la ripresa in posizione verticale, del joystick di messa a fuoco, del pulsante AE-L, del pulsante AF-L, delle ghiere di comando, del pulsante Q e del pulsante Fn per garantire agli scatti in verticale lo stesso livello di operatività delle riprese orizzontali. Per gli scatti orizzontali, bisognerà continuare a servirsi del pulsante di scatto presente sul corpo della fotocamera.

Lo stesso VG-XT3 ha funzionalità di ricarica della batteria. Utilizzando l'adattatore CA in dotazione (AC-9VS), è possibile caricare completamente due batterie contemporaneamente in circa 2 ore.