Recensione Hisense U7QF

HiSense U7QF è un discreto televisore di fascia media ma il prezzo è troppo alto

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

La serie U7QF rappresenta l’offerta high-end di Hisense, e si colloca quasi in cima al loro catalogo. Abbiamo provato il modello da 50 pollici, ma esiste anche da 55 e da 65 pollici. I prezzi ufficiali partono da 799 euro, che probabilmente sono un po’ troppi per un televisore di fascia media con queste caratteristiche. Spesso e volentieri però lo si trova scontato - come è accaduto per esempio durante il Prime Day - e allora diventa un acquisto del tutto interessante.

Design

Dal punto di vista del design l’Hisense U7QF è un televisore piuttosto ben riuscito, in particolare per l’elegante staffa di cui è dotato. Un dettaglio che non vi interessa se volete montarlo a parete, ma in ogni caso ne apprezzerete le linee nette e precise, che daranno un tocco di modernità al vostro salotto.

Tuttavia il design posteriore ci ha creato qualche difficoltà nel montare le barre del nostro supporto VESA. Le abbiamo scelte per i nostri test perché sono versatili, ma con questo televisore c’era solo una posizione in cui abbiamo potuto montarle - ma fortunatamente poi il televisore era nella posizione corretta.

La cornice superiore e quelle laterali sono davvero molto sottili, non molto più spesse rispetto ai top di gamma di Sony o LG, che sono anche molto più costosi. Sotto invece c’è una cornice più spessa, con un “rigonfiamento” nella parte centrale, dove trova posto il logo di Hisense e un LED rosso decisamente molto visibile.

Dietro troviamo quattro porte HDMI 2.0, una delle quali supporta l’uscita audio ARC (non eARC) - e probabilmente vorrete usarla per collegare una soundbar dopo aver sentito il suono degli altoparlanti. Non c’è un’uscita HDMI 2.1, ma è uno standard molto recente di cui probabilmente non avrete davvero bisogno ancora per molto tempo, persino se pensate di comprare una PS5 o una Xbox Series X, quindi non è un vero e proprio difetto. Soprattutto in questa fascia di prezzo.

Il telecomando incluso nella confezione è relativamente ordinario. Abbastanza ergonomico da risultare comodo e maneggevole, ma lontano dalle soluzioni eleganti e moderne che hanno sviluppato altri marchi. Ci sono però molti pulsanti dedicati a specifiche app: Netflix, Youtube, Rakuten e Prime Video sono tutte presenti. Il che soddisferà la maggior parte delle persone. Se non vi piace il telecomando incluso, comunque, potete scaricare l’applicazione Hisense per iOS e Android e usare quella, ma usare lo schermo del telefono come un touchpad, secondo noi, non è una cosa particolarmente comoda.

Software

VIDAA U, il software smart TV di Hisense, è descritto come uno strumento “progettato intorno a te”, il che è un’affermazione relativamente accettabile se si considera il modo in cui riesce a mettere in primo piano i contenuti corretti.

VIDAA U ha una homepage vera e propria, a differenza della “barra” che troviamo sui televisori LG o Samsung. Una scelta che apprezziamo, ma buona parte di questa pagina è occupata da un’immagine scelta da LG che toglie spazio ai contenuti e alle app. Il risultato è che ci stanno meno icone, ma queste sono ben leggibili e chiare. Il primo posto tra le app è occupato sempre da Netflix, che abbiate l’abbonamento oppure no; probabilmente il colosso dello streaming ha pagato per avere quella posizione, ma non siamo certi che in questo modo Hisense renda un buon servizio ai suoi clienti - soprattutto quelli che non usano Netflix.

In generale troverete tutte le app di cui avete bisogno, con almeno una notevole eccezione: non c’è traccia di Disney Plus. E siccome questo televisore non ha nemmeno la funzione Chromecast integrata, se volete guardare i film Marvel, quelli Pixar, i contenuti National Geographic oppure quelli Disney, dovrete comprare a parte una Chromecast o un dispositivo equivalente. Non è una mancanza da poco ma riguarda solo gli abbonati a Dinsey+ o chi pensa di abbonarsi in futuro. In compenso VIDAA U offre una selezione di contenuti gratuiti che potrebbero piacervi, anche se non li abbiamo trovati particolarmente stimolanti.

Curiosamente, all’accensione VIDAA U si imposta su un ingresso HDMI invece che sulla Homepage. Utile per chi usa primariamente una console o un decoder, ma per tutti gli altri significa premere un tasto in più prima di poter iniziare a usare davvero il televisore.

Qualità dell’immagine

Tra i principali pregi di questo televisore c’è senza dubbio la grande varietà di formati supportati, che in teoria garantisce la migliore riproduzione possibile con Dolby Atmos, HDR10+ e altro. “In teoria”, perché in pratica questo tipo di supporto ha un peso davvero molto poco rilevante, rispetto a delle buone prestazioni HDR generali.

In particolare, vale la pena notare che questo Hisense U7QF ha un pannello a 8 bit, mentre il valore ottimale per l’HDR è 10 bit. La luminosità massima è 700 nit, abbastanza vicina al valore ideale di 1000 nit. La funzione FRC (Frame Rate Control) cerca di compensare queste (piccole) lacune e ci riesce in modo abbastanza convincente, per un TV di fascia media.

Prima di quelle prendiamo comunque in considerazione le prestazioni di upscaling, cioè la capacità di riprodurre sullo schermo 4K contenuti a bassa risoluzione (massimo 1080p) e privi di HDR. Ebbene, l’Hisense U7QF se la cava in modo più che dignitoso, con immagini nitide e “pulite”, da colori abbastanza precisi e intensi. Gli algoritmi risultano un po’ troppo aggressivi però, portando i bordi a risultare poco definiti. Gli algoritmi per la riduzione del rumore e per il controllo del movimento tendono a eliminare molti dettagli, generando il famigerato effetto soap-opera. In più di un’occasione abbiamo dovuto intervenire manualmente sulle impostazioni, perché nessuna delle modalità predefinite, nemmeno “Cinema” risolve del tutto il problema.

Di contro, l’Hisense U7QF riesce a generare immagini piuttosto pulite quando il segnale di origine è di bassa qualità, il che può essere un’ottima notizia per chi prevede di guardare molta TV “standard”, che include notiziari e altri programmi generici.

La massima luminosità (700 nit) del sistema full-array si combina bene con il sistema local dimming, per generare contrasti abbastanza convincenti quando compaiono elementi luminosi su fondo scuro. In particolare, questo televisore riesce a tenere sotto controllo il problema degli aloni, che sono praticamente assenti in ogni situazione.

Passando ai video 4K HDR ovviamente la situazione migliora sotto ogni aspetto. Purtroppo non abbiamo potuto rivedere la scena che usiamo sempre e che conosciamo bene, visto che si tratta di un film Disney+. Con i contenuti presi da Netflix e Prime Video, tuttavia, le prestazioni di questo TV si sono dimostrate più che soddisfacenti.

Abbiamo comunque ritrovato le stesse problematiche relative agli algoritmi di correzione troppo aggressivi. Per ottenere la massima qualità possibile bisogna modificare i vari parametri manualmente, un passaggio che mal si coniuga con un prodotto che dovrebbe essere “popolare” e indirizzato a un pubblico il più ampio possibile.

Crediamo, in altre parole, che Hisense dovrebbe lavorare sulla calibrazione di default per valorizzare al meglio il suo pannello QLED, che di base è in grado di generare prestazioni piuttosto buone.

Come si nota anche dalla profondità del nero, che non ha nulla da invidiare ai QLED di fascia media Samsung come il Q60T o il Q70T.

L’altro aspetto su cui Hisense deve migliorare è il controllo del movimento: gli oggetti che si spostano rapidamente, o movimenti di macchina più veloci, possono infatti mettere in difficoltà questo televisore, con distorsioni e artefatti chiaramente visibili. Se siete amanti dei film d’azione, questo forse non è il miglior televisore che si possa scegliere.

Audio

L’Hisense U7QF monta due altoparlanti da 20W (10+10 watt), con prestazioni compatibili con la fascia di prezzo. C’è un’evidente preponderanza dei toni medi, con bassi e alti piuttosto deboli. Ma non ci sono distorsioni e il parlato risulta quasi sempre ben separato e comprensibile.

Il volume massimo non è molto alto, come si può intuire dalla potenza, e dovrete selezionare con attenzione l’opzione audio corretta per avere il risultato che volete.

Per quanto il televisore supporti Dolby Atmos, infine, da questo set di driver non bisogna aspettarsi capacità di posizionamento del suono. Avrete un “normale” suono da TV. Se volete qualcosa di meglio, dovrete aggiungere una soundbar o un sistema surround vero e proprio alla vostra installazione.

Conclusioni

L’Hisense U7QF ha un design convincente, e di sicuro vale la pena di prenderlo in considerazione se ci tenete all’estetica. Offre ottime capacità di upscaling con le fonti a bassa risoluzione e se la cava discretamente con le fonti 4K HDR. I colori però non sono molto vividi e le sue capacità HDR di base sono solo sufficienti, per quanto sulla carta offra un ampio supporto ai vari standard. Dovrete anche regolare con attenzione le impostazioni manuali per ottenere la migliore immagine possibile, e compensare le regolazioni software fornite da HiSense.

Questo televisore offre un audio sufficiente, e se volete qualcosa di meglio dovrete dotarvi di una soundbar.

Infine, se siete abbonati a Disney+, non è il televisore che fa per voi.

Nell’insieme è un discreto televisore di fascia media, ma crediamo che al momento abbia un costo troppo alto. Potete infatti trovare il Samsung Q60T, che è comparabile per alcuni aspetti e migliore per altri, e spendere cifre anche sostanzialmente minori. Anzi, nel momento in cui scriviamo potete spendere meno persino scegliendo un Samsung Q70T, che riesce a offrire di più praticamente sotto ogni aspetto.

Crediamo quindi che questo Hisense U7QF sia una scelta interesante solo se lo trovate con uno sconto sostanzioso, oppure quando i prezzi scenderanno. Se lo trovate a 650 euro o meno, allora diventa senz’altro un’opzione interessante.