Recensione Homey, il coltellino svizzero dei controlli domotici

Abbiamo recensito Homey, un dispositivo adatto per creare un sistema complesso legato alla domotica della vostra abitazione.

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a cura di Tom's Hardware

Automatizzare la casa è ormai qualcosa di semplice, grazie soprattutto agli assistenti vocali come Google Home e Alexa, che non solo hanno aiutato a diffondere e rendere più popolari di dispositivi connessi, ma permettono anche di controllarli tramite la voce.

In realtà la domotica esiste da ben prima dell’arrivo degli assistenti vocali, così come tutte le tecnologie che permettono il controllo e la comunicazione. Due sono quelle più diffuse, da tempo, cioè il protocollo ZigBee e Z-Wave, il primo che lavora sulla frequenza di 2.4 GHz, la stessa del Wi-Fi, mentre Z-Wave utilizza la banda degli 868 Hz.

Essendo in circolazione da tempo, esistono molti dispositivi compatibili con queste tecnologie, dalle prese di corrente, alle lampadine, termostati, interruttori, tapparelle, etc.

Homey, il prodotto oggetto di questa recensione, è un dispositivo in grado di controllare tutti questi dispositivi, raggruppando in un unica applicazione tutti i dispositivi domotici che vorrete inserire nella vostra casa. In altre parole, se ad esempio oggi avete a casa Alexa e vorrete delle lampadine controllabili a distanza, dovrete assicurarvi che siano compatibili con l’assistente vocale Amazon se vorrete controllarle con la voce o l’applicazione dello smartphone. Homey è compatibile con praticamente tutte le tecnologie adottate, eliminando il problema della compatibilità con l’assistente vocale. Oltretutto è anche in grado di interfacciarsi con Alexa, Google o Facebook Messenger, estendendo la compatibilità a migliaia di dispositivi domotici.

Come è fatto

Esteriormente Homey è una sfera, con una serie di led che disegnano una linea colorata lungo tutta la circonferenza (non preoccupatevi, potrete anche spegnerli se vorrete). All’interno sono presenti tutti i controller che abilitano la compatibilità agli standard già citati (Z-Wave e ZigBee), a cui si aggiunge il Wi-Fi (2.4 GHz), RF (433 MHz e 868 MHz), Bluetooth e infrarosso. Qualcuno potrebbe chiedersi come mai il Wi-Fi è solo in standard 2.4 GHz e non 5 GHz. Quello che pensiamo è che la frequenza da 5 GHz è inutile per lo scopo del prodotto, in quanto è più adatta al trasferimento continuo di dati, come un flusso audio o video, ma è poco utile per gli input necessari per controllare dispositivi IoT, soprattutto in un ambiente casalingo dove i 5 GHz sono più suscettibili a ostacoli, distanza e fonti di disturbo.

Homey non ha la connettività Ethernet, una scelta discutibile. Proponendosi come centro di controllo per i dispositivi casalinghi, lasciare che l’hub centrale di controllo dipenda esso stesso dallo connettività Wi-Fi non ci lascia totalmente tranquilli. Tuttavia dobbiamo dire che dopo un mese d’uso, non ci siamo mai trovati in una situazione di malfunzionamento, e anche dopo il riavvio di Homey stesso o del router, dopo un blackout elettrico, è tornato tutto in linea senza problemi.

Nella parte posteriore di Homey è presente il connettore dell’alimentazione, sotto forma di cavo Mini USB. Nella confezione troverete assieme a Homey un alimentatore.

Installazione

L’installazione consiste unicamente nel collegare Homey alla rete elettrica e nel download dell’applicazione, presente per smartphone, iOS e Android.

Tutta la procedura di configurazione è guidata, e consiste nella registrazione e collegamento alla rete Wi-Fi casalinga.

Anziché avere vari campi da compilare, come avviene solitamente, la procedura è guidata da una sorta di assistente, che vi fare una domanda dopo l’altra. Una variante interessante, anche se crediamo che un prodotto del genere non sia adatto a chi non ha alcuna esperienza di tecnologia. Ma apprezziamo lo sforzo dell’azienda dell’avvicinare tutti a questo mondo domotico.

L’applicazione

Homey è una sorta di centro di controllo il cui scopo è interfacciare tra loro differenti applicazioni, che a loro volta controllano differenti dispositivi. Facciamo un esempio pratico: se in casa avete delle lampadine Philips Hue, o un sistema audio Sonos, dall’applicazione Homey potrete scaricare il “pezzo di software” necessario per controllare quel dispositivo, come ad esempio l’app Philips Zigbee per controllare le luci tramite il protocollo Zigbee. Tecnicamente l’App Homey usa le API dei vari prodotti / servizi per controllarli direttamente.

Nella pratica dovrete scegliere la marca del prodotto e poi il modello, e seguire le indicazioni a schermo.Il passo successivo è collegare i prodotti all’applicazione Homey, seguendo una procedura guidata che dipende dal prodotto. Generalmente verrà richiesto di effettuare l’accesso al servizio, concedendo all’applicazione Homey la possibilità di controllarla. Poi si procederà alla ricerca del dispositivo e al collegamento alla rete wireless.Una volta effettuato il collegamento, potrete controllare il prodotto direttamente dall’App Homey, anziché da un’altra applicazione esterna.

Homey è integrabile con Amazon Alexa, Google Assistan, Facebook Messenger, IFTT e, in via sperimentale, anche Apple HomeKit. Grazie a questa integrazione potrete, ad esempio, abbinare Alexa a Homey attivando i comandi vocali che controllano dispositivi connessi, anche se non ufficialmente compatibili con Alexa o un altro assistente vocale.A configurazione avvenuta avrete a disposizione quattro schermate: la “Home”, personalizzabile con i vostri dispositivi preferiti; la schermata “Devices” (dispositivi), che mostra tutti i dispositivi disponibili che avete connesso a Homey; la schermata “flow” che permette di creare delle routine secondo la logica if/then, cioè all’accadere di un evento corrisponde un’azione. Potrete scegliere tra una miriade di eventi, come una data o la presenza geolocalizzata, lo stato di un prodotto, una notifica, un comando vocale o addirittura un altro “flow”, per realizzare scenari complessi. Infine l’ultima schermata è quella delle opzioni, in cui potrete anche definire ulteriori variabili per dei flow veramente molto complessi.

Esperienza d’uso

L’installazione di Homey è molto semplice, grazie soprattutto all’applicazione che ci guida passo a passo per tutta la procedura. Anche la procedura di abbinamento dei dispositivi è abbastanza semplice, anche se il livello di difficoltà può cambiare in base al prodotto e al livello d’integrazione che si vuole raggiungere.

Nella nostra prova abbiamo abbinato a Homey un paio di prese comandate compatibili Zigbee, una lampadina Philips Hue, e poi abbiamo collegato al sistema altri prodotti domotici che già usavamo, nonché un sistema Sonos fatto da molti altoparlanti. Inoltre abbiamo abbinato Alexa in maniera tale che controllasse tutti i prodotti.

Quello che ci ha sorpreso è stata la stabilità del prodotto: anche dopo diversi riavvi e blackout di corrente il sistema è tornato perfettamente online con tutti i dispositivi disponibili. Sembra una sciocchezza, ma quando si hanno molti assistenti vocali e dispositivi domotici in casa, capita che ogni tanto si perda qualche configurazione con Alexa o Google Home, cosa che non è accaduta con Homey.

L’applicazione non è molto intuitiva, a meno che non abbiate già dimestichezza con qualche prodotto domotico. In questo caso non avrete problemi, se invece siete alle prime armi è necessaria un po’ di pazienza per capire bene come funziona il sistema.

L’unico problema che abbiamo riscontrato, più volte, è durante le fasi d’installazione. L’applicazione non sempre “parlava” correttamente con le API dei vari dispositivi, ma in ogni caso abbiamo risolto provando una seconda volta a integrare il prodotto che volevamo. Una volta integrato è sempre andato tutto liscio.

Difficile invece la creazione dei “flow”, cioè le routine. Anche qui, se siete appassionati, sarà solo questione di tempo, se invece siete alle prime armi, dovrete pensare bene alla logica che c’è dietro a quello che vorrete fare, considerando l’evento, lo stato del prodotto e l’azione, nonché creare le varie routine per attivare e anche disattivare il prodotto.

Verdetto

Ci vuole qualche giorno per capire a fondo il potenziale di Homey, poiché a prima vista viene da chiedersi “perché né ho bisogno, non mi basta Alexa (o uno degli altri assistenti) ?”. In realtà Homey apre la vostra casa alla compatibilità con un’infinità di prodotti, offrendo un’unica applicazione da dove controllarli tutti.

Sotto questo punto di vista la complessità del sistema di creazione routine è una benedizione, poiché potrete con un singolo tasto creare degli scenari veramente molto complessi. Immaginate quelle situazioni da film, in cui per una serata romantica vorrete abbassare le luci, cambiare il colore, abbassare le tapparelle, accendere la musica e qualsivoglia altra cosa oggi i dispositivi domotici permettono. Homey vi permette di farlo, con un click - dopo aver installato tutti i dispositivi e aver speso un tempo adeguato alla configurazione e creazione delle routine. E senza problemi di compatibilità, considerando la quantità di prodotti compatibili con i protocolli di comunicazione con cui è compatibile Homey.

Inoltre non dovrete fare a meno dei controlli vocali di Google o Alexa, considerando che sono perfettamente integrati e funzionanti in Homey.

Nonostante il potenziale, non è un prodotto per tutti. Se vorrete sfruttarlo realmente, dovrete avere molti dispositivi in casa e creare le routine. È un prodotto per utenti avanzati, nonostante possa anche essere usato nelle sue funzioni basilari come centro di controllo domotico per la casa, soprattutto se non volete un assistente vocale, ma piuttosto enorme compatibilità con tutti i dispositivi disponibili sul mercato e un’applicazione dall’interfaccia pulita ed essenziale.

Il prezzo rispecchia quanto appena detto, considerando che la versione base è venduta a 299 euro, mentre è anche disponibile Homey Pro, al costo di 399 euro, che permette di gestire ambiente ancora più complessi con oltre venti marche di prodotti domotici differenti interconnessi. Se quindi la vostra necessità è controllare un paio di prese elettriche e altrettante lampadine, fareste meglio a usare Alexa, Google o HomeKit, in caso contrario, per domotizzare case intere con moltissimi dispositivi differenti, Homey fa al caso vostro.

 
Homey

Homey è un dispositivo in grado di controllare tutti i dispositivi con tecnologie ZigBee e Z-Wave, raggruppando in un unica applicazione tutti i dispositivi domotici che vorrete inserire nella vostra casa.

Verdetto
Homey è il coltellino svizzero dei dispositivi di comando domotici, grazie alla compatibilità con tutte le tecnologie più diffuse. Potrete controllare tutto da un’unica applicazione e aggiungere il controllo vocale, grazie all’integrazione con gli assistenti vocali più diffusi, anche i dispositivi più semplici. Se vorrete creare un ambiente domotico esteso e complesso, Homey è la soluzione.

Pro

- Compatibilità estesa a oltre 50mila prodotti che usano differenti tecnologie.- Integrazione con gli assistenti vocali Amazon e Google.- Possibilità di creare routine per scenari complessi.- Software stabile.

Contro

- Difficoltà d’uso per scenari avanzati.- Non costa poco.

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