Prestazioni, continua

La Sigma dp2 Quattro è una fotocamera compatta di fascia alta con sensore a immagine diretta Foveon X3 Quattro, capace di catturare "in verticale" i tre colori primari RGB con una risoluzione equivalente a 39 Mpixel.

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a cura di Tom's Hardware

Prestazioni, continua

La dp2 Quattro offre la selezione a 9 punti che permette d'impostare uno qualsiasi degli stessi e anche la modalità Movimento Libero per muoversi a piacimento fra tutta l'area AF attiva. La dimensione del punto di MAF può essere variata in tre modi diversi.

Sigma dp2 Quattro

La selezione del punto di MAF fra i 9 disponibili

è immediata tramite il multi-selettore.

AF limitato regola l'ambito d'azione dell'autofocus (fra macro, ritratto, paesaggio e personalizzata), mentre Priorità AF al tempo permette una più veloce messa a fuoco escludendo il Live View.

Sì, perché il problema di questa fotocamera è la lentezza della MAF a contrasto. Se le condizioni d'illuminazione sono buone, siamo nell'intorno dei 0,5 sec, tanto per i parametri di una mirrorless o di una reflex di ultima generazione, ma tutto sommato un time lag adeguato considerando che la dp2 Quattro non è certo una macchina che si compra per la velocità dell'autofocus. Quando però le condizioni d'illuminazione peggiorano, malgrado l'intervento dell'illuminatore ausiliario (che però agisce solo alle brevi distanze), la MAF si allunga fino anche a qualche secondo con evidenti fenomeni di focus hunting e si giunge facilmente a condizioni in cui la stessa può diventare impossibile, come ad esempio nei paesaggi notturni e nelle condizioni di basso contrasto.

Per fortuna, il passaggio alla MAF manuale è immediato: impostando "AF+MF" la messa a fuoco può essere regolata manualmente, dopo che è avvenuta quella automatica, ruotando il rispettivo anello sull'obiettivo.

La velocità di scatto in sequenza non è un aspetto evidentemente importante per il costruttore: i 3,5 fps sono un dato che lascia indifferenti, anche perché valgono soltanto per 7 frame consecutivi.

Il sistema esposimetrico è affidabile nei risultati; durante le numerose prove effettuate ha mostrato, solo in qualche caso, la tendenza a sovra-esporre con conseguente saturazione delle alte luci. Prevede la misurazione valutativa su 256 zone, media pesata al centro e spot. Con soggetti su sfondi ad elevato contrasto o in controluce, le differenze sono piuttosto evidenti. La foto seguente mostra i crop della stessa immagine ripresa con i tre sistemi di misurazione della luce: il punto di MAF era sull'insegna al neon.

Sigma dp2 Quattro - misurazione valutativa

Da sinistra: misurazione valutativa, media pesata al centro e spot

La dp2 Quattro è dotata di una funzione per la correzione automatica della curva tonale, secondo l'illuminazione della scena. Nelle situazioni ad elevato contrasto, riduce la gamma dinamica per evitare di bruciare le alte luci e per schiarire le ombre, pur aumentando il rumore in queste zone.

Nessun altro controllo è presente sulla gamma dinamica, tantomeno l'HDR. Anche se si sente la mancanza di un controllo sulle alte luci che in taluni casi avrebbe fatto comodo per aumentare la dinamica proprio in quella zona, se si ha l'accortezza di esporre correttamente queste mantengono sempre un buon livello di dettaglio, come mostra l'immagine seguente, scattata in JPEG (originale e crop). Allo scopo, l'istogramma della luminosità in tempo reale aiuta non poco:

Sigma dp2 Quattro

Sigma dp2 Quattro

Si osservino le venature del marmo sulle colonne: il sensore Foveon X3

Quattro mantiene un elevato livello di dettaglio anche sulle alte luci.

Eventualmente, nell'incertezza, si consiglia sempre di scattare in formato X3F in quanto permette maggiori possibilità d'intervento a posteriori.