Recensione Sony A8 OLED

Prestazioni video e audio allo stato dell’arte, e un software esemplare. Il Sony A8 è un televisore fenomenale, ma ha concorrenti simili che costano meno.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Il Sony A8 è un televisore OLED difficile da comprendere. O meglio, si capisce subito che è uno tra i migliori televisori al mondo, e senza dubbio anche uno tra i migliori televisori OLED. La qualità dell’immagine, quella audio, le prestazioni di upscaling… tutto è fantastico, se siete pronti a pagare il prezzo richiesto da Sony, che è piuttosto sostenuto.

Tuttavia il Sony A8 è il televisore che dovreste prendere, se vi interessa avere la massima qualità possibile, costi quel che costi. Ha praticamente un gemello nel Sony AG9 Master Series, che di listino costa circa 200 euro in più ma è in commercio da più tempo e lo si trova già con sconti interessanti. Sempre della stessa marca, anche il Sony AF9 Master Series merita di essere preso in considerazione se cercate sopratutto la qualità video.

Design

Esteticamente siamo di fronte a un modello già visto, quello del citato AG9. Rispetto ad esso questo A8 è leggermente più spesso, ma difficilmente la differenza di un solo centimetro si noterà a occhio nudo.

Resta un televisore davvero molto sottile, e guardarlo lateralmente lascia ancora a bocca aperta, sebbene siano già almeno un paio d’anni che vediamo prodotti simili. Dietro, c’è un blocco un po’ più spesso che ospita l’hardware, ma anch’esso è piuttosto contenuto. La cornice in metallo, sottilissima, è solida ed elegante.

Gli ingressi sono disposti in modo un po’ disordinato ma funzionale. La maggior parte delle persone non dovrà mai ricorrere a quelli posteriore, perché tutte le connessioni principali sono facilmente raggiungibili sul lato sinistro.

Sony ripropone i suoi piedistalli, già visti su altri modelli come il Sony XH90. Sono sottili ed eleganti, e si agganciano in un attimo senza usare viti. Su questo A8, però, c’è la possibilità di regolarli su due altezze diverse: potrete scegliere l’impostazione “ultraflat”, che pone il televisore quali allineato alla superficie di appoggio; oppure alzarlo un po’, il necessario per posizionare una soundbar.

Ritroviamo poi il classico telecomando Sony, che è piuttosto semplice ma molto ergonomico e facile da usare. I tasti in gomma morbida sono alloggiati in una superficie di alluminio che fa sembrare il telecomando un oggetto più sofisticato di quello che è effettivamente. Il microfono serve tanto per i comandi vocali tramite Google Assistant o Alexa, quanto per la calibrazione automatica dell’audio.

Più che completa la connettività: 4 HDMI, LAN, antenna, satellite, 3 porte USB, uscita cuffie, audio digitale, Wi-Fi e Bluetooth. Solo una delle quattro porte HDMI supporta l’uscita audio eARC. I connettori HDMI 2.1 inoltre non sono adatti per il gioco 4K/120 Hz, quindi non sono l’ideale per chi pensa di prendere una PS5 o una Xbox Series X, ammesso e non concesso che Microsoft e Sony manterranno le promesse da questo punto di vista. In ogni caso, giocare a 60 Hz su un pannello del genere è sicuramente una gran bella esperienza, e possiamo anche “accontentarci” di solo 60 FPS al massimo.

Software

Sul Sony A8 troviamo Android TV 9 Pie, un sistema operativo ormai maturo e completo, che non ha bisogno di grandi presentazioni. Offre il più grande store di applicazioni che si possa desiderare, ed è molto facile da usare - tutto gira intorno alla homepage principale.

Sony però ci ha messo del proprio, arricchendo moltissimo il menu delle impostazioni. Qui gli esperti potranno davvero sbizzarirsi, grazie alla possibilità di modificare e regolare anche i dettagli più piccoli.

Per tutti gli altri, cioè la maggior parte degli utenti, sarà invece utile il menu impostazioni veloce, che compare sotto allo schermo quando si preme il pulsante con l’ingranaggio. Qui avrete a disposizione solo alcune voci; è una lista personalizzabile, nel caso voleste inserire qualcosa che non è presente di default. Noi abbiamo trovato comunque che le Impostazioni Veloci sono uno strumento efficace e comodissimo: permette di cambiare Modalità Immagine in un attimo, per esempio, che è l’azione più comune che ci siamo trovati a fare. Le modalità Standard, Cinema e Gioco infatti si adatto bene ai diversi contesti, e vale la pena di cambiare dall’una all’altra a seconda dell’utilizzo.

Ciliegina sulla torta, i grandi appassionati e gli esperti hanno a disposizione alcune modalità extra, con cui potranno calibrare il televisore alla perfezione. Per tutti gli altri, però, la cosa importante è che le impostazioni di fabbrica e le modalità immagine disponibili fanno un lavoro fantastico.

A meno che non siate proprio super esigenti, non ci sono davvero ragioni per modificare la calibrazione di questo televisore. E probabilmente nemmeno per toccare le impostazioni predefinita. Una cosa piuttosto rara, in effetti.

Prestazioni video 

Un modello esemplare, che potrebbe fare scuola. Si può riassumere così ciò che il Sony A8 riesce a fare con le fonti a bassa risoluzione (max 1080p) e senza HDR.

Ce lo aspettavamo, visto cosa è in grado di fare l’AG9, così abbiamo provato con una prova un po’ più difficile del solito. Abbiamo messo La Donna che visse due volte da Rakuten TV. Si tratta di un film a 1080p, dopo il restauro del 2019. Il televisore però questo “non lo sa” ovviamente, e la sfida è migliorare l’immagine, per avvicinarla il più possibile a un vero 4K, senza però distorcere i colori o alterare i dettagli.

Il fatto che qualcun altro (i restauratori) sia già intervenuto sul video rappresenta una difficoltà in più per il software, o almeno così credevamo. E invece ci sono alcune inquadrature che lasciano semplicemente a bocca aperta, al punto che a uno sguardo distratto, solo per alcune immagini, uno potrebbe pensare che sia un “vero” film in 4K. Semplicemente incredibile.

Lo stesso vale per qualsiasi altra fonte decidiate di guardare. Vecchi programmi TV con risoluzioni davvero molto basse, 720p o inferiore, ovviamente non saranno mai un granché su uno schermo 4K.

Con le fonti più vecchie il rumore video resta sempre visibile, a meno che non si aumenti manualmente la correzione; ma a quel punto si perdono dettagli e i colori diventano artificiali. Non ne vale la pena, anche perché di base questo televisore riesce già a trasformare profondamente i contenuti. Dopo il capolavoro di Hitchcock abbiamo provato con Avatar, scoprendo un film che ha ancora molto da dire, dal punto di vista estetico.

Ma nell’insieme il Sony A8 ripropone la magia che Sony ci ha già fatto vedere con i modelli precedenti. L’AG9 è un punto di riferimento da questo punto di vista, e qui abbiamo lo stesso processore Sony X1 Ultimate, lo stesso pannello OLED e lo stesso software. E le stesse prestazioni incredibili.

Con fonti 4K/HDR ritroviamo le prestazioni eccellenti già viste sull’AG9. Grazie alla combinazione di pannello OLED, processore e software sviluppato da Sony, film e serie TV mostrano davvero la migliore immagine possibile. L’unico possibile rivale per questo televisore, in effetti, potrebbe essere il Panasonic GZ2000.

L’unico, piccolo difetto è una luminosità massima non molto alta, che rende il Sony A8, come tutti gli OLED, non particolarmente indicato per ambienti molto illuminati. In altre parole, se pensate di guardare la TV in pieno giorno, in estate, e con le finestre rivolte a Sud e spalancate, allora probabilmente dovreste prendere un LCD. Un esempio estremo, ma è proprio questo il punto quando si parla della bassa luminosità degli OLED: la questione esiste, ma la sua gravità è senz’altro discutibile.

Detto questo, le prestazioni HDR di questo Sony A8 sono da manuale. Questo televisore mostra le migliori immagini possibili oggi, e probabilmente questo resterà vero ancora a lungo, fino al prossimo salto evolutivo delle tecnologie in gioco.

Le immagini sono ricche di dettagli, il contrasto altissimo (come ci si aspetta da un OLED), e risultano evidenti gli interventi del software Sony: ombre e mezzitoni sono pressoché perfetti, qualsiasi sia la fonte utilizzate, da Blu-Ray alle applicazioni di Streaming. Con queste ultime in particolare, gli unici limiti sono quelle delle app stesse, ma se c’è un film che supporta HDR o Dolby Vision, allora avrete un “cinema in casa” degno di questo nome.

Da un punto di vista tecnico, le analisi svelano un televisore altrettanto vicino alla perfezione. Anzi, non si direbbe che la luminosità massima in HDR sia solo di 600 nit, visto quanto sono convincenti le aree luminose.

Come da manuale per gli OLED, poi, non abbiamo praticamente mai aloni, quando un oggetto chiaro compare su fondo scuro. Eccellente anche la gestione del movimento; nella nostra prova abbiamo riprodotto contenuti di ogni genere, senza mai notare artefatti o distorsioni di alcun genere.

Da notare poi due dettagli specifici dei televisori Sony (non solo questo A8). Il sensore di luce ambientale funziona molto bene nel regolare l’immagine rispetto all’illuminazione della stanza. E lo stesso vale per X Motion Clarity, che è l’inserimento del frame nero secondo Sony, nonché una soluzione che penalizza meno la luminosità delle scene rispetto ad altri marchi.

Audio

L’audio è forse il dettaglio che più di tutti separa questo Sony A8 dal suo “gemello diverso” AG9. In entrambi i casi abbiamo due attuatori “dentro” lo schermo, abbinati ad altrettanti subwoofer. Ciò che cambia è la potenza in gioco: 10+10+5+5 watt per l’A8, e 20+20+10+10 per l’AG9.

La differenza si sente? Non tanto, perché entrambi i televisori hanno un volume molto alto, più che sufficiente a riempire il vostro salotto. Ed entrambi generano un suono pulito, con uno spettro ben bilanciato. Tutte le frequenza sono presenti, e il suono piacerà a tutti Gli audiofili, ovviamente, vorranno usare un sistema home theatre vero e proprio, o magari una delle migliori soundbar. Ma a parte le orecchie più esigenti, il Sony A8 ha prestazioni audio nettamente superiori alla media che saranno in grado di soddisfare tutti gli altri.

Tornando all’AG9, quest’ultimo si può anche usare come canale centrale di un sistema surround, possibilità invece assente sull’AG8.

In concreto, dunque, le differenze nella dotazione audio e la dicitura “Master Series” sono tutto ciò che separa l’AG9 dal nuovo A8. È abbastanza da giustificare 200 euro di differenza? Probabilmente sì, ma come abbiamo accennato sopra il prezzo reale, il cosiddetto street price cambia molto le possibili considerazioni su questo Sony A8.

La concorrenza

I televisori OLED di ultima generazione sono fantastici, e quelli di Sony aggiungono un software di upscaling invidiabile. Il Sony A8 non fa differenza, ma si trova la concorrenza in casa.

Infatti il citato Sony AG9 ha praticamente le stesse prestazioni, in ogni contesto. Di listino costa di più (€3.499), il che per Sony è una cosa del tutto sensata considerando che l'AG9 ha un sistema audio più potente e si può usare come canale centrale in un sistema home theatre. Il prezzo reale dell'AG9 Master Series tuttavia è già sceso, come succede con tutti i prodotti, e al momento lo si trova a cifre più basse rispetto a quello del nuovo Sony A8.

Volendo si potrebbe prendere in considerazione anche il Sony AG8, che è il vero e proprio predecessore di questo Sony A8. Ha un processore meno potente (X1 Extreme) ma comunque eccellente, lo stesso pannello OLED, lo stesso software e un sistema audio simile. In generale è un televisore di minore qualità, ma non stiamo parlando certo di un brutto televisore, e potete averlo per circa 1.500 euro.

Un altro temibile concorrente è LG, che con il C9 e il B9 propone due televisori OLED di altissima qualità a prezzi più contenuti. A dirla tutta il B9 non è proprio un concorrente del Sony A8, ma è uno dei migliori televisori OLED e oggi potete averlo per meno di 2.000 euro.

Volendo spingersi ancora (un pochino) oltre con la qualità video, si potrebbe poi prendere in considerazione il GZ2000 di Panasonic. Prestazioni audio e video sono eccezionali, ma il prezzo è ancora più alto.

La buona notizia è che chi vuole un televisore OLED da 65 pollici, oggi, ha una vasta scelta a propria disposizione.

Verdetto

Il Sony A8 è un televisore OLED di ultima generazione che rappresenta lo stato dell’arte per chi cerca un televisore di altissima qualità. Produce immagini spettacolari, quasi perfette all’analisi tecnica e impeccabili alla vista. E offre anche un audio di altissima qualità, grazie a un sistema esclusivo di Sony.

Deve affrontare una concorrenza molto agguerrita, come abbiamo visto, perché oggi ci sono diversi OLED da 65 pollici tra cui scegliere, e sono tutti davvero molto buoni. Se volete il meglio che si possa avere oggi però il numero di modelli tra cui scegliere non sono poi molti, e il Sony A8 è senza dubbio tra i migliori televisori in commercio oggi.

Certo, se costasse un po' meno non ce ne lamenteremmo di certo, ma in ogni situazione se si vuole la migliore qualità possibile bisogna essere pronti a spendere un po' più della media.