Recursion, il duro di LulzSec si proclama innocente

Uno dei cracker arrestati per le violazioni ai danni di Sony si è dichiarato innocente. È il primo passo di un processo che vede al suo centro quella che forse è la più grande violazione informatica di tutti i tempi.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Cody Kretsinger, meglio noto come Recursion, si è dichiarato non colpevole nel processo che lo vede imputato come responsabile della violazione dei server di Sony Pictures Enterteinment. Era stato arrestato lo scorso settembre, insieme ad altri presunti cracker appartenenti ai gruppi LulzSec e Anonymous.

Kretsinger, 23 anni, è sotto processo a Los Angeles e il processo è fissato per il prossimo 13 dicembre. Fino ad ora si è limitato a rispondere sinteticamente alle domande rivoltegli dal giudice Victor Kenton.

Kretsinger per ora sembra deciso ad affidarsi alla difesa d'ufficio. Una scelta rischiosa vista la gravità delle accuse. Il ragazzo dovrà infatti dimostrare di non avere responsabilità nell'attacco SQL Injection contro i server Sony, che portò al furto di milioni di coupon per l'acquisto di beni virtuali, ma sopratutto a quello dei dati personali di oltre 37.000 utenti.

Secondo le accuse Recursion sarebbe tra coloro che hanno pubblicato le informazioni sul sito di LulzSec, e che avrebbero fatto conoscere le azioni del gruppo tramite Twitter. La gravità delle azioni è aumentata dal fatto che le informazioni personali degli utenti, compresi indirizzi mail e password, furono rese pubbliche tramite il sito.

L'azione si aggiungeva tra l'altro ad altri attacchi mirati a danneggiare l'immagine di Sony, che aveva scatenato le ire del gruppo per essersi mossa legalmente contro GeoHot, l'hacker che violò le protezioni della PS3, rendendo di fatto possibile l'uso di software homebrew. Oggi GeoHot ha superato le vicissitudini legali, e lavora per Facebook.

Se riconosciuto colpevole Kretsinger potrebbe vedersi condannato a quindici anni di carcere.