Aspetto e prestazioni (85mm)

Recensione - Test di due ottiche da ritratto d'eccezione per reflex Canon EOS: il Canon EF 85mm F1.2 e il 135mm F2. Serie Luxury, grande apertura massima e massima qualità.

Avatar di Tom's Hardware

a cura di Tom's Hardware

Aspetto e prestazioni (85mm)

Lungo 84mm per un diametro di 91,5, l'EF 85mm f/1,2L fa capire subito di che pasta è fatto con il suo chilogrammo e oltre di peso (1025 grammi per la precisione).

Naturalmente si trova a suo agio soprattutto sui corpi full-frame come la 5D Mark III, su cui appare ben bilanciato e armonioso. Anche su un corpo EOS a 2 cifre il bilanciamento della camera è fondamentalmente corretto, mentre su corpi entry-level come la D700 appare palesemente sovradimensionato.

Il peso c'è e si sente tra le mani, ma un aspetto positivo è la lunghezza ridotta che tiene il baricentro vicino al corpo, limitando l'affaticamento della schiena.

Sul corpo, che (ad eccezione della zona superiore dove si trova la scala delle distanze di messa a fuoco) è interamente rivestito di un piacevole materiale antiscivolo, è presente solo il selettore per la scelta della messa a fuoco manuale o automatica.

La ghiera di messa a fuoco anteriore è in posizione ottimale e, dato che non ruota durante la messa a fuoco automatica, può essere costantemente impugnata per avere un miglior sostegno dell'ottica con la mano secondaria ed essere sempre pronti all'eventuale correzione. Ecco dove la ghiera di messa fuoco a controllo elettronico, che non ha alcun effetto in modalità AF se il pulsante di scatto non è premuto, passa da stranezza a funzione benvenuta.

Il movimento della ghiera è eccezionalmente morbido - persino troppo. Di fatto, non c'è alcuna resistenza meccanica da vincere, e la sensazione di "girare a vuoto" a qualcuno potrebbe non piacere. È anche molto, molto ampio. Tenendo conto che molti obiettivi EF richiedono una rotazione nell'intorno dei 90° della ghiera per passare dalla minima distanza di messa a fuoco all'infinito, e che obiettivi macro come l'EF100 macro (che richiedono una focheggiatura manuale più precisa), non arrivano a 180°, si capisce l'eccezionalità di questa ghiera che arriva a 270°.

La regolazione della messa a fuoco è straordinariamente precisa dato l'ampio movimento, e questo ben si sposa con la ridottissima profondità di campo che si ottiene a tutta apertura. Nel complesso, dunque, l'ottica risulta molto efficace sul campo.

La lunghissima corsa della ghiera di messa a fuoco ha però anche un contro evidente: la messa a fuoco automatica è sensibilmente più lenta rispetto a molte altro ottiche EF. Non potrebbe essere altrimenti.     

Il diametro filtri è 72mm, meno di quanto ci si aspetterebbe dato il diametro e buttata un'occhiata sull'impressionante lente frontale. L'ottica viene fornita con paraluce ES-79 II e custodia morbida di trasporto.

Analizzando qualche numero, si nota innanzitutto come la velocità di messa a fuoco sia effettivamente molto al di sotto della media, non solo per ottiche di fascia alta: un secondo quasi netto (1,01 per la precisione) dall'avvio del motore al "bip" di conferma della fotocamera è un'eternità. Per confronto, il nuovo zoom per corpi full-frame EF 24-70mm F/2.8L II USM impiega 0,53 secondi nelle stesse condizioni, e uno zoom APS-C come il Tamron SP 17-50mm F/2.8 XR Di II VC LD Aspherical [IF], già di livello medio-alto ma basato su motore elettrico a ingranaggi, che impiega 0,745 secondi, viene percepito come lento.

Senza sorprese, risulta invece molto silenzioso: -28.5 dB nelle condizioni di prova, da confrontare con i -32 dB misurati a parità di condizioni dal più silenzioso obiettivo EF a noi noto (24-70mm II, che è praticamente del tutto muto) e con i -3 dB dello scatto. Sempre a titolo di confronto, il già citato Tamron SP 17-50mm che, con il suo motore elettrico tradizionale, è considerato "rumoroso", fa registrare a parità di condizioni, -17,5 dB.