Metodologia di prova

Recensione - Test di due ottiche da ritratto d'eccezione per reflex Canon EOS: il Canon EF 85mm F1.2 e il 135mm F2. Serie Luxury, grande apertura massima e massima qualità.

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a cura di Tom's Hardware

Metodologia di prova

Gli obiettivi in prova vengono testati innanzitutto per nitidezza, utilizzando il target QA-77 che rappresenta una variante ottimizzata per il digitale del più noto ISO 12233. Nel caso di ottiche zoom vengono testate le lunghezze focali principali, e in ogni caso tutti i diaframmi disponibili utilizzando i corpi macchina più adatti allo scopo - in questo caso, la full-frame EOS 5D Mark III. I risultati vengono sottoposti a un primo esame visivo quindi elaborati con il software Imatest 3.6 per la determinazione dei valori numerici.

Lo stesso software viene utilizzato anche per determinare aberrazioni cromatiche, distorsioni e vignettatura (caduta di luce ai bordi dell'immagine).

L'effetto vignetta tende ad aumentare al diminuire della focale e del numero f/. Per questo, in caso di ottica zoom ogni obiettivo viene testato alla minima focale e, per qualsiasi ottica, sempre al massimo valore di apertura consentito, e di questi test vengono mostrati i risultati. Se funzionale a definire il comportamento dell'ottica, verranno mostrati anche i risultati dei test condotti a valori di apertura immediatamente superiori.

Le distorsioni vengono testate ad apertura intermedia (f/5.6). Nel caso di ottiche zoom, ai due estremi del range focale - quello grandangolare, dove tipicamente si osserva il massimo della distorsione a barilotto, e quello tele, dove tipicamente si osserva il massimo della distorsione a cuscinetto.

Al fine di valutare le reali doti dell'ottica, il test viene effettuato senza abilitare alcun meccanismo di correzione per questi difetti. Anche in questo caso, se funzionali a definire meglio il comportamento dell'ottica, potranno essere mostrati - opportunamente evidenziati - dei risultati con correzioni attivate.   

La velocità di messa a fuoco viene misurata a margine dei test di risoluzione, misurando il tempo necessario per passare dalla messa a fuoco all'infinito alla messa a fuoco sul target, posto alla minima distanza di messa a fuoco se questa è superiore a 50 cm, oppure a 50 cm. Nel caso degli zoom, la lunghezza focale viene impostata su un valore centrale o, se l'intervallo lo consente, su 50 mm. Il risultato è la media di due misurazioni.  

Il giudizio finale si basa sui risultati di queste di prove e sull'impressione d'uso ricavata nel mondo reale, e influenzata da fattori quali maneggevolezza, qualità percepita, regolarità e fluidità delle ghiere di zoom e messa a fuoco, resistenza a fenomeni di ghost e flare e, quando presente, efficacia dello stabilizzatore ottico.