Report consumatori UE: gli italiani non hanno tanta fiducia nei confronti di negozianti e service provider

L'edizione 2019 del quadro di valutazione delle condizioni dei consumatori redatto alla Commissione UE delinea una situazione italiana piuttosto critica.

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a cura di Dario D'Elia

L'edizione 2019 del quadro di valutazione delle condizioni dei consumatori, redatto alla Commissione UE, ha fatto emergere che il divario tra le condizioni dei cittadini nelle diverse regioni dell'UE si sta riducendo. L'Italia non brilla nella maggior parte dei fronti rispetto alla UE, ma almeno è cresciuta la competenza sui diritti.

Il punto più debole senza ombra di dubbio è quello, lato consumatori, della fiducia nei confronti dei negozianti e dei service provider: 63,8% (-8,5% rispetto alla media UE). Lo stesso vale per la fiducia nella sicurezza dei prodotti: 61,7% (-8% rispetto alla media UE). Dati positivi invece sul fronte della conoscenza dei diritti dei consumatori, che con il 54,1% è 9,3 punti percentuali sopra la media europea, e fiducia nella NGO (di fatto le associazioni consumatori) che 64,3% è sopra la meda di 3,5 punti percentuale.

Per quanto riguarda i rivenditori è riconosciuta la facilità di rispetto delle norme con il 77,4%, +8,4% rispetto alla UE, ma la fiducia nelle vendite online è solo del 39% (-15,9% in meno della UE) e quella nella sicurezza dei prodotti è del 69,8% (-4,6% rispetto alla UE).

Il tema delle dispute è piuttosto critico. Per altro i negozianti non conoscono le modalità di risoluzione delle dispute alternative che mettono a disposizione le norme. La percentuale è solo al 21,1%, quasi dieci punti percentuali in meno rispetto alla media europea.

"I dati più recenti indicano che oltre il 70 % dei consumatori ha fiducia nel fatto che i commercianti rispettano i loro diritti, ma dimostrano anche che occorre continuare a lavorare per migliorare le condizioni dei consumatori e la fiducia che essi nutrono", ha commentato Vĕra Jourová, Commissaria europea per la Giustizia, i consumatori e la parità di genere.

"Il 'new deal' per i consumatori rafforzerà infatti ulteriormente la posizione dei consumatori e delle autorità. Sono lieta di constatare che i consumatori sono sempre più consapevoli della loro impronta ecologica quando fanno acquisti. In vista della prossima stagione di acquisti in occasione del Natale, incoraggio tutti i consumatori a rivolgersi ad operatori economici affidabili, a conoscere i propri diritti e ad acquistare in modo responsabile".