Rincaro unbundling, alla fine lo paghiamo noi

L'aumento delle tariffe di terminazione si sono riflesse sugli abbonamenti: tutti i provider, tranne Fastweb, hanno rincarato i canoni mensili. Le associazioni dei consumatori l'avevano previsto, AGCOM forse no.

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a cura di Dario D'Elia

Alla fine gli aumenti delle tariffe di unbundling sono ricaduti sulla testa degli utenti ADSL italiani. Come avevamo anticipato a dicembre, il ritocco alle tariffe di terminazione voluto da Telecom Italia e approvato dall'AGCOM ha prodotto un incremento dei canoni mensili di circa 2 euro.

Rincari del canone

TeleTu, Tiscali, Wind hanno corretto al rialzo le offerte poiché di fatto sono costretti a pagare qualcosa di più all'ex-monopolista – che per l'occasione si è concessa un mini-rincaro. "Si avvera quanto abbiamo previsto e temuto, purtroppo. Un rincaro generalizzato della linea fissa, a causa dell'aumento delle tariffe di unbundling approvato dall'Agcom", ha dichiarato Marco Pierani, responsabile dei rapporti istituzionali di Altroconsumo, a La Repubblica. 

"[…] ora costa 21,90 la linea fissa di TeleTu, con telefonate illimitate, contro i precedenti 19,90. Le offerte linea fissa con telefonate e Adsl partono ora da 31,90 (prima, 29,90). Stesso rincaro con Tiscali e Wind, con la sola differenza che il canone finale è di 5 centesimi al mese più alto rispetto a TeleTu. Telecom ha invece portato a 46 euro l'offerta di punta Tutto Incluso (da 45 euro, con linea, telefonate illimitate e Adsl)", sottolinea il quotidiano.

L'unica ad aver lasciato i canoni invariati è Fastweb.