Ripristinare le batterie smartphone esauste in 10 ore

Il Professor Rachid Yazami della Nanyang Technological University sta sviluppando una tecnologia che consentirà di ripristinare le batterie agli ioni di litio.

Avatar di Dario D'Elia

a cura di Dario D'Elia

Il Professor Rachid Yazami della Nanyang Technological University (NTU) sta sviluppando una tecnologia che in futuro consentirà di ripristinare le batterie agli ioni di litio fino al 95% della loro capacità.

In pratica le unità esauste o a fine vita potranno essere riutilizzate sul mercato grazie a una procedura che richiede circa 10 ore e che può essere replicata nel tempo. Potrà essere applicata a batterie per smartphone, portatili e in prospettiva anche per quelle delle auto elettriche.

battery

L'unico limite di questo approccio è che richiede batterie specifiche di nuova generazione dotate di un terzo elettrodo posizionato al di sopra dei classici due. Il terzo elemento serve ad attirare i residuali ioni di litio che si accumulano nel tempo come conseguenza dei cicli d'uso e che concorrono al decadimento dell'autonomia massima. "Non piacerà ad alcuni produttori di batterie, ma all'utente finale, i consumatori, penso che gradiranno", ha dichiarato Yazami.

Concorda sulla brillantezza dell'intuizione il dottor Wesley Zheng, uno scienziato dell'Agency for Science, Technology and Research's (A*Star) Institute of Materials Research and Engineering. "Penso che alcuni produttori saranno interessati. Può incrementare significativamente la vita delle attuali batterie agli Ioni di Litio senza richiedere importanti variazioni chimiche", ha commentato Zheng.

Il primo prototipo è stato realizzato lo scorso giugno, ma pare che durante l'ultimo International Battery Seminar molte grandi aziende abbiano manifestato interesse. Fra queste Apple, Panasonic e Samsung.