Rivoluzione IVA: basta convenienza sugli acquisti all'estero

Dal 2015 cambia tutto per l'IVA europea.

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a cura di Dario D'Elia

Dal 2015 cambierà tutto per l'IVA dell'Unione Europea applicata ai servizi online, radio e TV broadcasting: si pagherà in relazione alla residenza dell'acquirente e non del rivenditore. In base alle ultime direttive di Bruxelles non si potrà sfruttare più la convenienza online dei rivenditori esteri. Oggi le differenti IVA applicate ai prodotti e ai servizi dai vari paesi consentono notevoli risparmi: per esempio un e-book (considerato un servizio elettronico) acquistato su una libreria online del Lussemburgo gode di un'IVA al 3% contro il nostro 21%, mentre in Germania l'IVA è su prodotti e beni comuni è al 19%. Anche solo San Marino si dimostra molto conveniente per gli acquisti online.

L'IVA in Europa

Fra meno di due anni tutti le piattaforme di servizi, saranno obbligati ad applicare il nuovo regolamento. E questo vuol dire che per le piccole realtà sarà ancora più complicata la contabilità perché bisognerà gestire più dichiarazioni IVA.

Amazon certamente non ne sarà contenta. Dovrà rinunciare ai vantaggi di cui dispone sul mercato e-book e non solo. Oggi grazie alla sede in Lussemburgo è infatti soggetta al pagamento di un'IVA al 3% sui servizi digitali (come gli e-book), contro il 15% - 20% degli altri paesi. La direttiva cancellerà il bonus, poiché sarà costretta ad applicare le tasse sul valore aggiunto vigenti in ogni stato membro senza poter giocare sui passaggi da paese a paese. Secondo gli esperti è difficile credere che questa novità sia stata pensata per colpire i colossi, poiché volendo potranno rigirare sui consumatori gli eventuali aumenti.

Bruxelles ha sottolineato che questa direttiva varrà anche per le telecomunicazioni, il broadcasting televisivo e la radio. Insomma, ogni settore industriale verrà colpito.