Rivoluzione touch: il tasto non c'è, ma si sente

KDDI, un operatore di telecomunicazioni giapponese, ha realizzato un prototipo di smartphone touch in grado di restituire accuratamente la sensazione di premere di un tasto. Grazie a un sensore di pressione ora si può distinguere quando si scorre fra i tasti e quando si preme effettivamente un pulsante, con diverse intensità di vibrazione.

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a cura di Roberto Caccia

L'operatore di telecomunicazioni giapponese KDDI sta sviluppando uno smartphone con schermo sensibile al tocco in grado di ricreare accuratamente la sensazione di premere tasti fisici. La nuova funzione è il frutto della combinazione fra un classico sistema di vibrazione e un sensore di pressione in un pannello touch con feedback aptico.

Secondo KDDI la sensazione trasmessa è di premere effettivamente un tasto o di muoversi attraverso i pulsanti della tastiera. "Con l'attuale tecnologia quando si tocca uno schermo touch la sensazione è uguale a toccare un vetro, rendendo difficile capire se si sta premendo un pulsante. Questa nuova funzione ricrea semplicemente la sensazione di un click quando si preme un tasto sul pannello touch", ha dichiarato Fuukata Mikio di KDDI.

L'azienda spiega che mentre si scorre fra le applicazioni o fra le lettere della tastiera si sentirà una leggera vibrazione, mentre quando si sceglierà di aprire un programma o di digitare lettere o numeri la sensazione trasmessa sarà più intensa. Il prototipo realizzato non supporta il multitouch, ma KDDI comunica che sarà una caratteristica inclusa nel dispositivo finale.

Ormai chi possiede uno smartphone fa fatica a ricordarsi i giorni in cui si poteva scrivere un sms senza nemmeno guardare la tastiera, ricordandosi la posizione dei tasti a memoria.

Chissà che questa invenzione non sia uno dei prossimi passi verso la creazione di una tastiera touch che restituisca questa possibilità, magari in combinazione con il display capace di "toccare" l'utente (In arrivo dal Giappone i touchscreen che ti toccano).