Rivoluzione UE per lo streaming tv? Meglio una VPN

Bruxelles parlava di rivoluzione del mercato unico digitale UE, ma alla fine nel 2017 forse avremo soltanto un piccolo cambiamento nei servizi di tv streaming a pagamento.

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a cura di Pino Bruno

Forse, chissà, nel 2017 potremo vedere in diretta streaming i programmi televisivi in abbonamento (Sky, Netflix, eccetera) anche quando saremo all'estero. Non è detto invece che avremo la stessa opportunità con le trasmissioni in chiaro dei servizi pubblici radiotelevisivi per i quali, comunque, paghiamo il canone (Rai, BBC, France Televisions, eccetera). Se è tutta qui la "rivoluzione" del Mercato Unico Digitale europeo, ebbene la montagna ha partorito un topolino.

top trombetta
Hanno partorito un topolino

Da molti anni ormai i cittadini europei possono spostarsi da un capo all'altro dell'Unione senza mai mostrare i documenti, grazie al Trattato di Schengen, ma se si trovano all'estero non possono vedere i programmi televisivi preferiti a causa delle restrizioni del copyright. Così un italiano oltre confine non può guardare una trasmissione Rai via internet sul suo tablet o sulla smart tv, e la stessa cosa succede a un cittadino di Sua Maestà con i programmi della BBC o a un francese con France 2, eccetera. Succede perché, per rispettare le norme internazionali sul diritto d'autore, i provider hanno l'obbligo di bloccare la visione se l'indirizzo IP non corrisponde a quello della nazione. 

Programmi BBC solo in UK

E allora? Si è fatta una vera e propria rivoluzione con Schengen, abbattendo i confini fisici tra i paesi dell'Unione, e la Commissione Europea balbetta ancora sulle proposte "per permettere ai contenuti online di viaggiare insieme agli utenti e un piano d'azione per 'svecchiare' le norme UE sul diritto d'autore"?  

Già sull'abolizione delle tariffe di roaming (telefonia e dati) la Commissione ha ceduto alle pressioni delle lobbies delle telecomunicazioni e ha tirato il freno a mano, rinviando tutto al 2017. Adesso mette il condizionale alla portabilità transfrontaliera dei contenuti online che, si legge nel comunicato ufficiale, "dovrebbe diventare una realtà nel 2017". Bisognerà vedere cosà rimarrà della proposta della Commissione, con tutta la sabbia che le major cinematografiche e discografiche metteranno negli ingranaggi.

sky all'estero

L'unica notizia consolatoria è che "trattandosi di un regolamento, una volta adottato sarà direttamente applicabile nei 28 Stati membri dell'UE", cioè ove mai venisse adottato, i singoli Paesi non potranno fare melina. 

P.S. A questo punto il ricorso a un accesso VPN è quasi scontato. Se Schengen non c'è ognuno fa per sè.