L'Europa va a grandi passi verso il superamento del roaming. Si comincia il 30 aprile prossimo con una netta riduzione dei costi per il traffico voce, SMS e dati. Poi, da metà giugno del 2017 non ci sarà più differenza di tariffa e chiunque potrà usare il telefono o andare su internet in qualsiasi altro paese dell'Unione alle stesse condizioni del suo abbonamento nazionale. Tra pochi giorni, dunque, per la prima volta il traffico voce, SMS e dati verrà scalato da quello incluso negli abbonamenti. Alla tariffa nazionale sarà aggiunto un costo limitato, come indicato nella tabella qui sotto.
In media da sabato prossimo si pagherà 3-4 volte in meno rispetto ad oggi. Le chiamate, gli SMS e il traffico dati saranno conteggiati alla propria tariffa più un massimo rispettivamente di 5 centesimi, 2 centesimi e 5 centesimi (IVA esclusa). Oggi il regolamento UE in vigore dal 2012, che ha tagliato i prezzi l'ultima volta nel 2014, prevede sovra-costi di 19 centesimi per le chiamate, 6 per gli SMS e 20 per i dati (sempre iva esclusa).
La Commissione Europea ha cominciato la sua battaglia contro le bollette telefoniche stratosferiche nel 2007. Da allora i costi sono stati ridotti dell'80 per cento e da sabato caleranno ancora. Dal 15 giugno del 2017 saranno infine ridotti a zero: tutto il traffico verrà dedotto dal proprio abbonamento o sarà effettuato alla propria tariffa, esattamente come nel paese in cui si vive o si è stipulato il contratto.
L'unico limite sarà farne un "uso equo", ovvero il divieto di abusi come l'acquisto di una SIM straniera in un paese in cui i prezzi sono inferiori, per usarla in modo permanente nel proprio paese di residenza. "È un assoluto cambio di mentalità, non c'è differenza se si va in vacanza due settimane o due mesi", ha assicurato la relatrice dell'europarlamento, Pilar del Castillo, che l'anno scorso concluse l'accordo con i riottosi stati membri, allineati con le grandi compagnie telefoniche ostili alla fine del lucrosissimo roaming.