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a cura di Alessandro Crea

Che presto i robot, magari dotati di intelligenza artificiale, sostituiranno l'uomo a partire dai lavori manuali è un fatto oramai assodato, ma la giovane startup statunitense Root AI vuole fare qualcosa di più: realizzare piccoli robot mobili in grado di ottimizzare il lavoro nelle cosiddette indoor farm, in modo da massimizzarne la produttività eliminando quasi completamente la necessità dell'intervento umano.

Insomma qui non stiamo parlando semplicemente di realizzare robot "soffici" in grado di raccogliere le verdure senza rovinarle, qui si tratta in un certo senso di industrializzare l'agricoltura per renderla più produttiva possibile, e non solo da un punto di vista economico.

Col costante aumentare del numero di abitanti della Terra infatti la domanda di cibo è in continua crescita ma le coltivazioni tradizionali hanno vari limiti, primo tra tutti l'eccessivo consumo di suolo e la difficoltà di gestire al meglio tutte le delicate fasi di crescita del prodotto. Le indoor farm, o coltivazioni fuori suolo, sono una potenziale risposta al problema, perché occupano molto meno suolo e consumano meno risorse, arrivando a produrre anche 10 volte di più rispetto alle coltivazioni tradizionali, soprattutto per quanto riguarda pomodori e verdure a foglia verde. Le indoor farm però non sono semplici "campi" coltivati, per farle rendere al meglio servono manager che sappiano gestire un'azienda, agronomi esperti di questo tipo di coltivazioni, e robot appunto.

Quelli che stanno mettendo a punto i due giovani imprenditori di Root AI sono piccoli, poco costosi in termini di prezzo e anche consumi, possono monitorare le coltivazioni 24/7 e, grazie ad algoritmi di intelligenza artificiale, sono in grado di valutare lo stato di maturazione e di salute dei vegetali grazie a due telecamere e a diversi sensori, effettuare potature e, infine, raccogliere le verdure senza rovinarle, grazie a pinzette "gonfiabili" e quindi morbide, perfette per manipolare ortaggi delicati come i pomodori.     

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I due fondatori di Root AI, Josh Lessing e Ryan Knopf

"Ci sono diversi ruoli in una indoor farm e noi stiamo cercando di sviluppare soluzioni integrative per ciascuno di essi" ha spiegato Josh Lessing, cofondatore di Root AI. "Stiamo portando avanti molta sperimentazione con un paio di produttori diversi riguardo alla capacità di manipolare i pomodori e valutarne la maturazione. Nel 2019 avvieremo due programmi pilota".


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