Robot nell'infinito Cosmico, un viaggio davvero spaziale!

Robot nell'infinito cosmico è un libro chiaro e completo sull'esplorazione spaziale umana. Indicato per curiosi, appassionati e per chi vuole capire come siamo arrivati su Marte, e nel resto del Sistema Solare.

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a cura di Elena Re Garbagnati

Oggi più che mai l'esplorazione spaziale è d'attualità. Grazie a The Martian tutti parlano di Marte, e questo è un effetto collaterale positivo, nella misura in cui si riesce a trasformarlo in un'occasione per documentarsi e approfondire (o approcciare) argomenti di cui si sa poco o nulla. Un punto di partenza che mi sento di consigliare è "Robot nell'infinito Cosmico. L'esplorazione del Sistema Solare con l'utilizzo di sonde spaziali automatiche", scritto da Carlo di Leo.

Robot nell'infinito cosmico

Ho scelto questo titolo perché è il più esauriente che ho trovato sull'argomento. Ha tutto quello che serve per capire come si è evoluta e come si sta svolgendo l'esplorazione spaziale, che risponde alle richieste di molti lettori di poter avere informazioni più specifiche sulle sonde e sui rover che abbiamo spedito nel cosmo. Ma anche perché – per esempio - tutti gli strumenti chiave della scoperta dell'acqua su Marte sono ben descritti, e perché il libro si riallaccia, ampliandolo, al discorso della colonizzazione robotica di Marte che era stata oggetto di un mio recente articolo (50 anni di esplorazione su Marte, il pianeta abitato solo da robot).

Non è finita: Carlo di Leo ha diviso la sua trattazione scientifica - puntuale e competente - in tre parti. Nella prima spiega quello che tutti diamo per scontato e che nessuno sa davvero bene, tranne pochi: perché lanciamo le missioni nello Spazio solo in determinate finestre temporali, quali calcoli si debbono fare per raggiungere la meta e che "strada" seguono.

La seconda riguarda l'esplorazione del Sistema Solare interno (al di qua della fascia degli asteroidi), l'altra il Sistema Solare esterno, che comprende anche gli strumenti per lo studio del Sole, delle comete e degli asteroidi.

Robot nell'infinito cosmico
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Non c'è una parte meno interessante delle altre, e dopo aver letto il libro avrete le idee chiare su come si sta muovendo l'uomo nell'esplorazione spaziale. Non fatevi spaventare dalla mole del libro: è lungo ma non prolisso, è scorrevole e gli argomenti sono esposti nella giusta via mezzo per farli capire bene, senza annoiare. Ammetto, avendolo letto in ePub, che la traslazione in digitale non è delle più riuscite perché l'impaginazione degli schemi non è precisa rispetto alla posizione delle pagine in cui vengono spiegati, e questo crea un po' di rallentamento nella lettura. Ma è un dettaglio di secondo piano.

Chiudo con una nota. Dalle letture del mio precedente tentativo di rifilarvi un libro di astronautica (L'Astronautica dallo Sputnik allo Shuttle, un'epopea raccontata da Umberto Guidoni) ho capito che l'argomento non vi sta a cuore quanto una trattazione di Hawking, Sagan, Hack e altri. Va bene. Ciascuno ha il diritto (e il dovere) d'impiegare il tempo libero leggendo quello che gli piace.

Ho voluto ritentare permettendomi di proporvi una riflessione. Se e quando l'uomo andrà a costruire una base spaziale sulla Luna, o andrà su Marte, questa cosa che oggi chiamiamo astronautica finirà probabilmente nei libri di storia, analogamente alla scoperta dell'America. La differenza è che noi questa storia la stiamo vivendo, siamo testimoni di tutto il percorso tecnologico, dello spirito di avventura, delle sfide e dei fallimenti che stanno facendo la storia. Possiamo fregarcene e fra qualche decennio andare su Wikipedia per spiegare ai nostri nipoti cosa stava succedendo oggi, o possiamo dire "io c'ero e me lo ricordo, vieni che te lo racconto".

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