Robot per il food delivery, l'avanguardia è europea

Starship Technologies sta avviando un progetto pilota di consegne a domicilio con i suoi robot a Redwood City (California) e Washington D.C. La startup ormai è avanguardia nel settore.

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a cura di Dario D'Elia

Il robot per le consegne di Starship Technologies inizierà a lavorare per la ristorazione nelle città di Redwood City (California) e Washington D.C.In pratica nel progetto pilota annunciato qualche giorno fa la specialista nel "food delivery" DoorDash e il corriere Postmates affideranno piatti e ghiottonerie realizzate da takeway e ristoranti a una flotta di robot su gomma.

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Nel 2015 la startup londinese aveva mostrato al mondo il potenziale dei suoi robot, capaci di un'autonomia di circa 5 km e soprattutto di procedere verso le destinazioni in modalità automatica grazie al sistema GPS. Ovviamente si affidano a motori elettrici e giungono a questa fase pilota dopo un lunghissimo testing che ne ha comprovato affidabilità e sicurezza.

Starship Technologies ha spiegato che dallo scorso ottobre i robot sono entrati in contatto con almeno 1,7 milioni di persone in 56 città di 16 paesi diversi. Insomma, hanno percorso più di 16.000 km effettuando consegne e prove di vario genere. Il tutto in collaborazione con Just Eat (da fine luglio 2016), Hermes Parcel Delivery, Media Markt, Swiss Post e Wolt.

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Il design ricorda quello dei congelatori orizzontali; l'unica differenza è che qui sono presenti 6 ruote e un apparato tecnologico non indifferente. Il carico massimo trasportabile è di 18 kg e il raggio di consegna medio previsto dal progetto pilota sarà di poco più di 3 km - con tempi tra i 15 e i 30 minuti. In linea di massima si parla quindi di un classico servizio di consegna metropolitano.

L'operatore nella sede centrale potrà monitorare ogni attività e volendo intervenire direttamente sui controlli se ce ne fosse bisogno. Ad ogni modo la piattaforma software è stata sviluppata per consentire una consegna automatica.

Starship Technologies sembra aver convinto anche il mondo venture poiché recentemente è riuscita a ottenere 17,2 milioni di dollari di fondi da Mercedes-Benz Vans, Shasta Ventures, Matrix Partners, ZX Ventures, Morpheus Ventures, Grishin Robotics, Playfair Capital e altri operatori.

Rimane uno scoglio, ovvero comprendere bene come implementare l'integrazione dei robot nell'ambito operativo. Si pensa a un sistema di messaging che avvisi il cliente una volta arrivata la consegna. Dopodiché in presenza del robot dovrebbe essere possibile far aprire il compartimento vivande cliccando su un link presente nel messaggio. 

Che ne penseranno però i fattorini di DoorDash? Pare che i robot verranno impiegati in questa prima fase per le consegne meno remunerative - quelle che producono solo piccole mance. Oggi nessuno si affanna a portare un burrito da 7 dollari in ufficio o in un appartamento. Ecco, un robot sarebbe perfetto per questa attività.

Il corriere Postmates invece sta partecipando al progetto pilota perché vorrebbe usare i robot per consegnare verdure e prodotti di altri generi. "Non abbiamo una grande visione di come i robot saranno nel meccanismo di consegna finale. È troppo presto per dirlo. Vogliamo raccogliere un gran numero di dati", ha dichiarato Holger Luedorf, presidente di Postmates

"Per le aziende, la tecnologia Starship elimina le maggiori inefficienze nella catena della consegna, quelle dell'ultimo miglio. Invece di costose e lunghe consegne porta a porta, i negozianti possono consegnare tutto il materiale a un magazzino locale, poi la flotta di robot completerà la consegna alla porta del compratore per una frazione del costo", sostiene la startup. Si parla di spese di consegne 15 volte inferiori rispetto a quelle tradizionali. Il "delivery" gratuito è destinato a diventare uno standard. Con i robot.