Rompere il monopolio di Google e Apple: perché?

Telecom Italia, Telefónica e Vodafone hanno approfittato del Mobile World Congress per ritirare in ballo la questione della tassazione degli Over-the-Top. Puntano anche a un mercato europeo unico, ma con pochi operatori per ogni paese.

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a cura di Dario D'Elia

Telecom Italia, Telefónica e Vodafone che parlano di "rompere il monopolio" di Google e Apple nel mercato mobile è l'ultima perla che giunge dal Mobile World Congress di Barcellona. La premessa è che l'economia è in recessione, i sussidi per i terminali top di gamma sono alti e il mercato delle telecomunicazioni ha troppi concorrenti. Dopodiché viene da pensare che valga tutto per rimettere i bilanci a posto: anche cercare di spremere i provider che hanno valorizzato  le infrastrutture di rete.

La nenia è quella di sempre: noi abbiamo investito, noi ci siamo esposti, loro ci sfruttano. "Questo non è un campo di gioco alla pari. Non è sostenibile che noi investiamo più nell'acquisto dei terminali che nello sviluppo delle reti", ha commentato il presidente di Telefónica, César Alierta. Il riferimento è agli "sconti" applicati agli smartphone che vengono inseriti nei pacchetti di abbonamento.

La festa è davvero finita (I vitelloni - Federico Fellini, 1953)

Ecco quindi l'idea di consolidare e razionalizzare il mercato europeo, magari arrivando anche a immaginare solo due o tre operatori per paese. Senza contare la creazione di un unico mercato comunitario con regole comuni, tassazioni più basse e licenze per lo spettro a tempo indeterminato - come avviene in Cina e Stati Uniti.

I numeri sono dalla parte delle (presunte) vittime: 225 miliardi di euro investiti negli ultimi cinque anni a fronte di ritorni piuttosto risicati. Numeri da capogiro che però potrebbero anche nascondere qualche errore strategico, penserebbe l'uomo della strada.

"Internet è dominata da un piccolo gruppo di giocatori che limita la scelta dei consumatori", ha aggiunto l'alto dirigente spagnolo. "Noi sosteniamo gli ecosistemi aperti per rompere i monopoli e dare scelta più ampia e flessibilità. Firefox rappresenta un modo per riportare un po' di equilibrio nel settore".

Alierta si riferisce sopratutto alle grande potenzialità di Firefox OS, presentato alla stampa internazionale ieri. Un sistema operativo che tenterà di rubare terreno sia a iOS che ad Android, giocando la carta open.