Rosetta: come si risveglia una sonda nello Spazio profondo

Lo Spacecraft Operations Manager di Rosetta, Andrea Accomazzo, spiega tutti i passaggi della procedura di risveglio di Rosetta: tutto sta andando per il meglio.

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a cura di Elena Re Garbagnati

Nei giorni scorsi il risveglio della sonda spaziale Rosetta ha coalizzato l'attenzione. Il segnale inviato dalla Terra è arrivato a 800 milioni di chilometri di distanza e dopo otto ore il computer di bordo ha risposto. Poi cos'è successo? La domanda è lecita visto che non a tutti è chiaro cosa significa "risvegliare" un sistema complesso come Rosetta.

Lo spiega in dettaglio Andrea Accomazzo, Spacecraft Operations Manager di Rosetta, sul blog ufficiale dell'ESA. Andando per ordine cronologico, dal centro di controllo dell'Agenzia Spaziale Europea ieri è iniziato il controllo di tutti i parametri di base. Questa procedura comprende l'innalzamento della temperatura del serbatoio di propellente, che ieri sera era arrivata a 7-9 gradi centigradi, a fronte di un obiettivo di 10-15 gradi C. Accomazzo assicura che è tutto nella norma.

Riavvio del sistema

I tecnici hanno rilevato che i pannelli solari hanno ripreso a lavorare con successo e che la produzione di energia da questa fonte è già analoga a quella che si registrava prima della sospensione: indicazione che 31 mesi di inattività nello spazio profondo non hanno degradato i componenti.

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Da questa notte sono in corso le procedure per configurare la memoria di massa a stato solido, e il prossimo grande passo sarà quello di scaldare le ruote di reazione e poi attivarle per verificare che tutto funzioni. Si tratta di componenti che servono per il controllo di assetto, e per la cronaca sono gli stessi che si sono guastati su Kepler. Accomazzo spiega che per il completamento di questa procedura ci vorranno diversi giorni. I tecnici hanno inoltre acceso il trasmettitore della sonda, che adesso permette di scaricare informazioni a una velocità di circa 9 kbps.

Tutto sta andando per il meglio

In sostanza la sonda spaziale Rosetta adesso è già in grado di alimentare tutti i sistemi e di trasmettere dati, e fra qualche giorno potrà archiviare le informazioni raccolte e muoversi. A quel punto inizierà l'inseguimento della cometa, incrociate le dita.