Rosetta è atterrata sulla cometa 67P

L'ESA, l'agenzia spaziale italiana e gli appassionati di scienza di tutto il mondo esultano: la missione Rosetta ce l'ha fatta, siamo atterrati su una cometa.

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a cura di Elena Re Garbagnati

Rosetta ce l'ha fatta: dopo 10 anni di attesa nell'ibernazione spaziale la sonda sviluppata dall'ESA, con la compartecipazione italiana per molti degli strumenti di bordo, si è presentata puntuale al rendez vous con la cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko, ha sganciato il lander Philae e ha portato a termine quello che in gergo tecnico si chiama accometaggio. Il modulo ha arpionato la cometa e ha iniziato a trasmettere a Terra le importanti informazioni che sta già raccogliendo, e che continueranno ad arrivare nei prossimi giorni.

Il lander Philae è atterrato su una cometa

Siamo atterrati su una cometa

Qualcuno ha già definito questa missione spaziale la più importante dopo l'allunaggio del 20 luglio 1969. Quelli che sono troppo giovani per avervi assistito in diretta hanno twittato che solo oggi comprendono a fondo l'emozione che provarono gli spettatori davanti alla TV a quel tempo. Se vi siete persi i dettagli di questa missione avete ancora tempo per rimediare: leggete l'articolo di approfondimento Spazio: come inseguire una cometa e atterrarci sopra in cui trovate la storia di questa missione, i motivi per cui è stata intrapresa e i dettagli sugli strumenti di bordo.

Quel che è certo è che la missione ESA Rosetta, rimasta in sordina per quasi dieci anni, si è trasformata in poche ore in un evento mediatico di portata globale. Lo Spazio come spesso accade (per fortuna) ha il potere di unire i popoli, e Rosetta non ha fatto eccezione. Già in prima mattinata circolavano 700 tweet al minuto con l'hashtag #CometLanding, che alle 10 era già al quarto posto nella classifica degli hashtag più popolari della rete. Pensare che quando Rosetta fu lanciata nello Spazio, il 2 marzo 2004, non esitevano gli iPhone, Facebook era online da 27 giorni e Twitter non esisteva.

Philae verso la cometa

Le prime immagini del lander in caduta verso la cometa

A twittare l'ESA, ma anche la NASA, l'agenzia spaziale francese, quella tedesca, canadese, giapponese e a Darmstadt, il centro ESA da cui si è tenuta la diretta, c'erano talmente tante troupe televisive che non ci si muoveva. Decine le dirette dalle agenzie spaziali, dalle emittenti radio e TV, che puntualmente sono saltate nel momento clou.

Gli esperti avevano messo in preventivo "sette ore di paura", fra il momento dello sgancio del lander Philae e la conferma dell'avvenuto accometaggio e così è stato.

La cronaca è presto fatta: in nottata erano emerse le prime preoccupazioni perché dai controlli fatti nottetempo era emerso che sul lander c'erano problemi al sistema di ancoraggio. Si è deciso comunque di proseguire, e alle 9:35 ora italiana il lander Philae si è sganciato dalla sonda Rosetta e ha iniziato la sua discesa verso la cometa. La conferma che tutto è andato bene è arrivata alle 10:03.

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Ciao ciao Rosetta, grazie per il passaggio

Dopo due ore di caduta libera, alle 12:07, la sonda Rosetta ha recapitato a Darmstadt il primo segnale del lander Philae. Nella sala di controllo è esplosa la gioia, seguita dalle prime preoccupazioni. Ad esprimerle Paolo Ferri, direttore delle operazioni interplanetarie al centro ESOC dell'ESA.

Il Corriere della Sera ha pubblicato una dichiarazione in cui Ferri spiegava: "non sappiamo se funzionerà il motore a razzo che deve spingere Philae verso la superficie mentre l'arpione si conficca nel suolo ancorandola con sicurezza. Se non si attiva, Philae potrebbe rimbalzare e andare anche perduto". L'incertezza era dovuta al fatto che non si era in grado di capire se il malfunzionamento ci fosse davvero o se ad essere fuori uso fosse "solo" il sensore che rileva lo stato del motore.

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Congratulazioni

A questa preoccupazione si è aggiunta quella di Juan Mirò, capo del Dipartimento di Ingegneria dei Sistemi di terra dell'Agenzia Spaziale Europea, secondo cui "c'è un 30% di probabilità che l'impatto del veicolo spaziale Philae sulla cometa 67/P Churyumov-Gerasimenko avvenga in una zona inadatta all'atterraggio". Il punto di atterraggio, selezionato dagli scienziati a metà settembre, è "una pianura di un chilometro quadrato di superficie", il problema è che "il punto preciso di accometaggio non è prevedibile perché i gas sprigionati dalla cometa possono alterare la traiettoria" come riporta l'AGI.

Intanto alle 16 ora italiana hanno iniziato ad arrivare le prime immagini scattate nello Spazio, che vedete in questa pagina.

L'evento che tutti attendevano però era quello delle 17 ora italiana, quando il modulo Philae è entrato in contatto con la cometa.  Si sapeva che la conferma sarebbe arrivata solo 28 minuti dopo ma il contatto è avvnuto qualche minuto prima (16:35) e alle 17:03 sono esplosi i tweet in rete: ce l'ha fatta! Rosetta ha scritto uno dei tasselli più importanti della storia spaziale. Adesso ci si aspettano le risposte alla domanda che tutti prima o poi si sono posti guardando al cielo: come si è formato l'universo? Aspettiamo con ansia.