Saldi online 2017, al Sud non ne approfittano

Con l'apertura della stagione dei saldi, Idealo ha cercato di indagare il fenomeno e di dare risposta ad alcune domande incrociando una serie di parametri oggettivi: come si muovono gli italiani e cosa cambia da nord a sud dal punto di vista dell'e-commerce?

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a cura di Alessandro Crea

Con l'inizio del nuovo anno si è aperta anche l'attesa stagione dei saldi invernali, accompagnata come sempre dalle stime di enti come FISMO, Confesercenti e Federconsumatori sugli acquisti nei negozi, tra ipotesi sui budget di spesa, percentuali e proiezioni. Ma in questa caccia al miglior affare come si muovono gli italiani? Quanto si interessano al tema e come cambiano le cose dalla Lombardia alla Sicilia, anche dal punto di vista dell'e-commerce? Il portale di comparazione prezzi Idealo ha cercato di indagare il fenomeno e, incrociando una serie di dati e di parametri oggettivi, ha ottenuto un'istantanea sull'interesse al tema saldi e acquisti online regione per regione, mettendo in luce situazioni prevedibili, confermando qualche luogo comune, ma anche trovando alcune sorprese.

Quattro i parametri principali presi in considerazione: i dati offerti da Google Trends sulle ricerche effettuate con le parole "Saldi 2017" e "miglior prezzo" nel periodo che va dal 1° al 13 Gennaio, i dati Eurostat sull'andamento dell'e-commerce regione per regione. Il quarto e ultimo parametro riguarda il PIL pro capite (Prodotto Interno Lordo), che potrebbe essere considerato come chiave di lettura per comprendere il livello di benessere economico degli abitanti di una certa Regione e quindi la loro ipotetica capacità di acquisto.

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Secondo i dati Google Trends sulle ricerche effettuate sulle parole "Saldi 2017", il podio vede al primo posto la Liguria (sorpresi?), seguita da Piemonte e Lombardia. Fanalino di coda della classifica la Sicilia. L'analisi rivela poi numeri particolarmente alti per due regioni del centro Italia, Toscana e Lazio, per la Basilicata e per la Sardegna.

Passando al secondo parametro, analizzando quanti hanno cercato le parole ""miglior prezzo", troviamo numeri alti ovunque: in testa la Liguria, a pari merito con la Basilicata, seguite da Piemonte e Abruzzo. I meno interessati sono al Nord e in Sicilia. Tra gli italiani più oculati possiamo trovare non solo i Liguri, come afferma un diffuso luogo comune, ma anche i Lucani. 

Passando ai dati Eurostat sugli acquisti online, l'Italia appare divisa in due: gli e-consumer italiani si concentrano al Nord (con picchi del 39%) e diminuiscono man mano si va verso Sud (intorno al 14-17%). Stessa situazione se si analizza l'ultimo parametro, il PIL pro capite, che vede le regioni del Nord ai primi posti della classifica e quelle del Sud in fondo. 

La ricerca di idealo ci parla delle distanze tra Nord e Sud su PIL e percentuale degli acquisti online - fatti legati sì alle differenze economiche, ma anche al problema del digital divide - e anche di casi particolari, come quello della Sardegna. Un luogo dove l'e-commerce raggiunge percentuali importanti se messo a paragone con un PIL pro capite più basso rispetto a quello di altre regioni, come il Lazio, ad esempio, che mostra percentuali simili nell'acquisto online ma a fronte di un PIL maggiore. 

Le regioni che troviamo in fondo alla classifica secondo i dati Eurostat sono anche le aree più problematiche dal punto di vista dell'accesso effettivo alle tecnologie dell'informazione. Dobbiamo considerare però che dalla fine del 2014 qualcosa è cambiato, soprattutto su iniziativa di alcune regioni.La Regione Basilicata e la Regione Abruzzo, dopo un accordo con Fastweb, si sono poste l'obiettivo di ridurre il digital divide nei loro territori. Secondo i dati di idealo troviamo quelle stesse regioni in pole position nei dati Google Trends nella caccia al miglior prezzo.

Il problema del digital divide al Sud appare quindi più come una questione legata alle strutture e alle reti, che non alla mentalità o alla cultura. Una volta avuto accesso al mezzo, e forse a causa del minor potere di acquisto, gli utenti di queste regioni del Sud si sono mostrati più attivi, se non nel comprare online, nella ricerca delle occasioni migliori, con numeri sui dati Google Trends che nel caso della Basilicata, ad esempio, doppiano la Valle d'Aosta.