Samsung acquista Harman e guarda al futuro

Samsung ha completato l'acquisizione di Harman per 8 miliardi di dollari. Un'operazione che nasconde molteplici motivazioni e progetti dell'azienda sudcoreana.

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a cura di Saverio Alloggio

Samsung ha acquisito Harman per 8 miliardi di dollari. Dopo aver annunciato l'inizio della trattativa a settembre 2016, l'operazione è stata portata a termine. Si tratta della più costosa acquisizione nella storia dell'azienda sudcoreana, che va inevitabilmente analizzata attraverso molteplici punti di vista.

Chi è Harman?

Stiamo parlando di un colosso da 7 miliardi di dollari di fatturato e 26.000 dipendenti in tutto il globo. Harman International Industries rappresenta una vera e propria galassia di brand di primo livello nei settori audio, hi-fi ed automotive. Da JBL ad Harman Kardon, da AKG ad Infinity, passando per Acoustics e DigiTech, fino ad arrivare a Mark Levinson, tutti marchi che da oggi entrano a far parte della famiglia Samsung.

Una realtà, per portare un esempio concreto, di ben altro livello rispetto a Beats, acquisita da Apple per 3 miliardi di dollari nel 2014. L'azienda di Cupertino ha scelto di puntare su cuffie divenute famose soprattutto per il loro aspetto estetico e per la propensione verso precisi generi musicali ricchi di tonalità basse, molto criticate dai cosiddetti audiofili.

Immagine corpo 1 Samsung Harman

Samsung ha invece inglobato una realtà che, oltre ad abbracciare il mercato consumer in senso stretto, strizza l'occhio anche alle soluzioni di livello premium, estremamente apprezzate anche dai puristi più accaniti del settore audio.

L'azienda sudcoreana ha dunque messo le mani su un know-how tecnologico strategico, soprattutto perché i tentativi di entrare nel mercato delle soluzioni audio si sono sempre rivelati fallimentari. In tal senso è utile ricordare la serie di cuffie denominata Level, con modelli posizionati anche a 399 euro, che di fatto ha mostrato i limiti di Samsung nel settore specifico.

Il settore dell'infotainment

Non è un mistero che il concetto di smart si stia progressivamente spostando all'interno delle automobili. Google ed Apple, rispettivamente con Android Auto e CarPlay, si sono mosse senza dubbio in anticipo, ma i margini per poter recuperare questo gap esistono, anche perché l'infotainment, inteso nel senso futuristico del termine, non è ancora esploso.

Nel 1995 Harman ha acquisito Becker, realtà tedesca che ha permesso all'azienda statunitense di proiettarsi nell'automotive attraverso i sistemi di car audio e navigazione satellitare. Lo Uconnect utilizzato nelle automobili FCA è stato realizzato proprio da Harman, così come gli impianti di infotainment utilizzati da aziende come Mercedes, BMW, Volkswagen, Audi, solo per citarne alcuni.

Immagine corpo 2 Samsung Harman

Lexus, il brand premium di Toyota, monta sistemi audio e di infotainment marchiati Mark Levinson, uno dei brand appartenenti alla galassia Harman. Dunque, anche in questo caso, un investimento che ha portato dentro Samsung un nuovo know-how tecnologico.

In tutto questo potrebbe incastrarsi Tizen, il sistema operativo proprietario dell'azienda sudcoreana, montato a bordo di buona parte dei wearable Samsung e che, unitamente alle soluzioni Harman, potrebbe diventare un diretto concorrente di CarPlay ed Android Auto.

Il settore smartphone

Inevitabili le ripercussioni, in senso positivo, in quello che rappresenta oggi il core business Samsung, ovvero il settore dei dispositivi mobili. In tal senso c'è già stata una cooperazione in relazione al Galaxy Tab S3, presentato a margine del Mobile World Congress 2017. Il comparto audio è stato infatti realizzato in collaborazione con AKG, il cui logo è presente sulla back cover.

È lecito attendersi una soluzione simile anche per il Galaxy S8, che sarà svelato il prossimo 29 marzo in un evento a New York. Non è escluso inoltre che nella confezione di vendita possano essere inclusi degli auricolari AKG, nella logica di poter offrire un'esperienza audio sopra la media rispetto a quanto si è abituati a vedere negli smartphone.

Immagine Corpo 3 Samsung Harman

La strategia potrebbe anche comprendere una serie di bundle tra lo smartphone e vari modelli di cuffie premium, un po' come avvenuto in passato con il Sensation XL ed il Sensation XE di HTC, che includevano in confezione auricolari Beats, all'epoca controllata dall'azienda taiwanese.

Diversificazione e percezione del brand

Samsung ha compreso come il mercato smartphone non sia più in grado di garantire i medesimi margini di crescita di qualche anno fa. La logica è quella di diversificare il più possibile il proprio business cercando di evitare, in ottica futura, di legare il proprio destino solo ed esclusivamente ai prodotti Galaxy.

Un modus operandi simile ad Apple che, con i recenti investimenti, ha sottolineato l'urgenza di slegare il proprio andamento dagli iPhone, che rappresentano oggi buona parte degli introiti dell'azienda di Cupertino (considerando anche tutti i vari servizi accessori).

Inoltre l'operazione consentirà di rendere Samsung un po' più "americana" nella percezione del brand, potendo legare il marchio ad una realtà storica come Harman, attiva dal 1953 e tenuta estremamente in considerazione negli Stati Uniti.

I primi indizi si potranno avere in sede di presentazione del Galaxy S8, quando si prevede che l'azienda sudcoreana possa dedicare un'ampia sezione proprio al comparto audio.