Samsung condannata per i commenti fake contro HTC

Samsung dovrà pagare una multa di 340mila dollari per la pubblicazione di post fake contro HTC.

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a cura di Dario D'Elia

Samsung è stata condannata a pagare una multa di 340mila dollari per aver fatto pubblicare commenti online denigratori nei confronti di HTC. La Fair Trade Commission di Taiwan, di fatto il Garante del mercato, ad aprile aveva avviato un indagine a carico dell'azienda per una presunta campagna marketing a dir poco sporca. Un cospicuo numero di studenti e dipendenti erano stati pagati per trollare sul sito TaiwanSamsungLeaks, e quindi criticare malamente i prodotti HTC.

Nei topic del forum si facevano riferimenti a recensioni, false esperienze sul campo e ogni genere di fantasia narrativa che mettesse in cattiva luce la rivale HTC. Insomma, un comportamento ingiustificabile.

Scontro tra titani

"Samsung Electronics Taiwan (SET) ha cessato tutte le attività di marketing che prevedono l'invio di commenti anonimi", fece immediatamente sapere l'azienda dopo essere stata colta in fallo. Di lì in poi iniziò a parlare di "comunicazione trasparente e onesta con i consumatori".

A distanza di 6 mesi Fair Trade Commission ha deciso di punire l'azienda per i post fake e sanzionare senza calcare la mano. La pena massima è infatti di 835mila dollari, quindi 340mila sembra una richiesta equa. "Siamo contrariati del fatto che Taiwan F.T.C. abbia stabilito che abbiamo violato la norma sul commercio riguardante le attività marketing online. Comunque, noi rimaniamo impegnati nella comunicazione onesta e trasparente con i consumatori", ha ribadito il portavoce Adam Yates.

"Samsung Electronics Taiwan sta attentamente analizzando la sentenza e compierà le azioni necessarie per proteggere la sua reputazione considerato che siamo un'azienda che ha a cuore i propri clienti".

Pare che Samsung abbia avuto un problema di comunicazione o formazione adeguata. In ogni caso tutti riconoscono al colosso coreano un approccio marketing piuttosto aggressivo. Il suo investimento annuale è di ben 4 miliardi di dollari, nettamente superiore rispetto a Microsoft, Apple e persino Coca Cola secondo le stime della società di ricerca Asymco.