Samsung Galaxy S6 per pagare, in vantaggio su Apple e Google

Samsung Pay usa un sistema magnetico per trasformare lo smartphone in carta di credito e in teoria è già compatibile con la maggior parte dei lettori esistenti. Questo potrebbe dare un vantaggio alla casa sudcoreana rispetto ai concorrenti.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Il Samsung Galaxy S6 ha una funzione di cui si è parlato poco ma che potrebbe rivelarsi molto importante, vale a dire Samsung Pay. Da una parte lo si potrebbe vedere come un nuovo clone di Apple Pay o Android Pay, ma la soluzione Samsung vanta un dettaglio di quelli che fanno la differenza.

galaxy s6

Nato dal recente acquisto di LoopPay da parte di Samsung, infatti, Samsung Pay è già compatibile con i POS esistenti. Vale a dire che si può usare con i comuni lettori di carte di credito e bancomat che usano la "strisciata" magnetica. In altre parole non è necessaria la connessione NFC.

Il Samsung Galaxy S6 e l'S6 Edge, grazie alla tecnologia LoopPay, si basa su uno strumento di comunicazione chiamato Magnetic Secure Transmission (MST). Basta avvicinare lo smartphone al lettore che troviamo in quasi tutti i negozi e il pagamento avverrà appunto tramite la comunicazione magnetica.

Una buona idea, che ovviamente troverà terreno fertile in quei paesi dove la banda magnetica è ancora molto diffusa. In Italia è più comune trovare lettori che leggono il chip integrato sulla carta stessa, ma spesso è presente anche il lettore magnetico e quindi, almeno in teoria, Samsung Pay dovrebbe funzionare senza problemi anche da noi.  

Al momento di pagare basterà quindi avviare l'applicazione Samsung Pay, scegliere quale carta usare tra quella memorizzate, e saldare il conto avvicinando lo smartphone al POS. Per quanto riguarda la sicurezza, il nuovo lettore d'impronte digitali dovrebbe offrire tutte le garanzie del caso.

Samsung potrebbe quindi partire avvantaggiata nella corsa ai pagamenti mobile proprio perché già moltissimi esercizi hanno hardware compatibile con Samsung Pay. Nel caso di Apple e Android, invece, sarà necessario un lettore NFC - la cui diffusione al momento è tutt'altro che capillare. L'azienda sudcoreana riuscirà a capitalizzare questo vantaggio?