Boston Consulting Group è una prestigiosa società di consulenza manageriale che ormai da dieci anni, stila con cadenza annuale un report sulla capacità di innovare, con relativa classifica delle 50 aziende mondiali più brave a farlo.
Anche quest'anno dunque l'appuntamento è stato rispettato ma nel nuovo report ci sono alcune sorprese. Se infatti nelle prime due posizioni troviamo Apple, che si conferma al primo posto sin dal primo report del 2005, e Google, la grande esclusa è Samsung, che negli anni precedenti era sempre stata presente nel terzetto di testa, ma che quest'anno perde addirittura due posizioni, scivolando dietro Tesla e Microsoft.
Prima di passare alle polemiche però è importante comprendere i criteri di tale classifica. La ricerca infatti si basa su un sondaggio effettuato su un campione di 1500 dirigenti esperti provenienti da una vasta gamma di aziende di tutti i tipi e diffuse in diverse parti del globo.
Boston Consulting Group dunque si limita poi a elaborare in un testo analitico i punti salienti che secondo gli intervistati definiscono la capacità di innovare e su questi compilano poi anche la classifica, valutando le aziende che aderiscono alla maggior parte dei fattori individuati.
In questo senso dunque la ricerca è "culturalmente orientata" perché non si giudica semplicemente se è più innovativo il 3D Touch di Apple, i display curvi o l'adozione di memorie UFS 2.0 da parte di Samsung o ancora l'auto di Tesla che si guida da sola, ma la capacità complessiva da parte di un'azienda di esprimere un'idea di innovazione, così com'è percepita da alcuni dei più grandi dirigenti del mondo.
Quest'anno i punti individuati come nodali sono quattro: velocità nell'adottare nuove soluzioni in grado di rispondere o anche anticipare i bisogni del mercato, processi di ricerca e sviluppo ben gestiti e snelli, utilizzo di piattaforme tecnologiche avanzate e capacità di esplorare sistematicamente i mercati adiacenti.