Samsung Italia dovrà pagare 1 milione di euro di multa a causa di una pratica commerciale scorretta rilevata dall'Autorità della concorrenza e del mercato. Sotto accusa le modalità con cui fino al 2014 è stata presentata al pubblico una delle principali caratteristiche di smartphone e tablet: la capacità di archiviazione. Secondo l'AGCM lo spazio di memoria ROM "risultava significativamente inferiore a quella indicata dall'impresa".
L'Antitrust ha giudicato questa pratica, ai sensi del Codice del Consumo, "contraria alla diligenza professionale e idonea, mediante la diffusione di informazioni fuorvianti e l’omissione di informazioni rilevanti, a falsare in misura apprezzabile il comportamento economico del consumatore medio". Ecco quindi la decisione di vietare la diffusione o continuazione, stabilendo che Samsung Italia comunichi entro 60 giorni le iniziative assunte per ottemperare alla diffida.
Percentuali realmente disponibili
Lo studio dell'AGCM ha rilevato sensibili differenze tra quanto dichiarato e quanto effettivamente disponibile nei modelli XCover 2, Mini 2, Young, XCover, Core Plus, Ace 2, S3 Mini, S4, S5, Tab 3 10.1 e Tab 3 8''. In pratica la percentuale varia tra il 22% e il 70%. Ad esempio il Samsung Mini 2 da 4 GB mette in realtà a disposizione solo 0,89 GB. Samsung si è difesa sottolineando che secondo una recente indagine UE i "consumatori sarebbero orientati da altri elementi" in fase di acquisto. Ad ogni modo l'AGCM sostiene che sia una sensibile omissione non fornire il dato reale.
Capacità non disponibile agli utenti in rosso
Da rilevare che proprio in questo momento Apple è oggetto di una denuncia analoga però da parte di due consumatori statunitensi. Sostengono che gli iPhone e iPad da 16 GB a causa di iOS 8 abbiamo uno spazio disponibile notevolmente inferiore rispetto a quanto dichiarato; forse troppo.
Chissà se l'AGCM andrà a fare le pulci anche a Apple, magari ispirata dalla causa statunitense.