Gli OLED flessibili di Samsung, tanto osannati durante il CES 2013, rimarranno prototipi ancora a lungo a causa di un problema produttivo. Il colosso coreano ha scoperto che la tecnologia di incapsulamento adottata non è adeguata per ottenere un livello di qualità accettabile.
La questione di fondo è che gli OLED sono vulnerabili al contatto con l'umidità e l'ossigeno, quindi le procedure industriali di "incapsulamento" sono fondamentali per ottenere pannelli commercializzabili.
Youm
Inizialmente Samsung aveva puntato sulla tecnologia sviluppata da Vitex Systems, ma secondo Korea IT Times avrebbe richiesto tempi produttivi troppo lunghi. A questo punto non resta che individuare alternative oppure migliorare il sistema attuale. In ogni caso si parla di un'altra lunga fase di test e validazioni.
"Considerata l'esperienza che abbiamo accumulato in questo campo, i progressi si sono realizzati sia nei substrati che nella tecnologia di incapsulamento. Abbiamo sviluppato una nuova tecnica che può ridurre i tempi di incapsulamento a meno di 2 minuti con Vitex System", si leggeva nel comunicato ufficiale Samsung di poco tempo fa. Eppure qualcosa deve essere andato storto perché i prototipi di smartphone con schermi flessibili Youm sembravano già maturi.
###old2087###old
Bisogna riconoscere però che mentre alcuni addetti ai lavori credevano a un prossimo sbarco sul mercato, molti analisti facevano notare che uno dei leader del settore come Corning Glass Technologies era stranamente in ritardo sui "flessibili". E un mese fa abbiamo scoperto il motivo: gli attesi Willow Glass saranno pronti solo fra tre anni.
"La gente non è abituata a vetri che si arrotolano. L'abilità delle persone di prenderli e usarli per farne dei prodotti è limitata", aveva dichiarato James Clappin, presidente di Corning Glass Technologies. Insomma, tutti vogliono idealmente schermi flessibili ma l'industria non sa come produrli con profitto e i consumatori domani forse potrebbero non sapere che farsene.