Scajola, a fine anno finanziamo la banda larga

Il ministro della Sviluppo economico ha confermato che entro la fine dell'anno il Cipe sbloccherà i fondi per la banda larga

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a cura di Dario D'Elia

Il Governo finanzierà il progetto banda larga entro la fine dell'anno. Questa la rivelazione del ministro della Sviluppo economico Claudio Scajola, intervistato nel weekend su Skytg24. "Riteniamo che sia un investimento prioritario, al pari delle infrastrutture materiali", ha dichiarato Scajola. "Il presidente Berlusconi ne è convinto e io sono convinto che entro la fine dell'anno porteremo in approvazione e finanzieremo la banda larga nel nostro paese".

Claudio Scajola

Al momento l'unica nota ufficiale al riguardo è quella che ha rilasciato ieri sera il Governo: "il dossier banda larga riguarda una scelta strategica e come tale sarà valutato da Palazzo Chigi, dopo l'esame tecnico del Cipe". Secondo Palazzo Chigi "non c'è mai stata nessuna difficoltà da parte del Ministero dell'Economia e delle Finanze, ma soltanto lo studio della formula migliore nel quadro delle priorità imposte dall'attuale situazione".

Intanto Google Italia ha deciso di scendere in campo sulla questione. "Internet veloce non vuole dire solo che sarà più facile collegarsi a Facebook o guardare i video su YouTube, ma anche più servizi pubblici per i cittadini, più opportunità di guadagno per le piccole e medie imprese e forse anche sessanta mila posti di lavoro", ha scritto sul blog ufficiale di Google Marco Pancini, dirigente europeo di Google. "[…] il problema non è (solo) quanti soldi investire nella banda larga. L'Italia, per sostenere le sfide della globalizzazione, deve avere un progetto coerente di rinnovamento basato su priorità che liberino energie per lo sviluppo".

"L'assenza di una vera concorrenza tra le varie offerte di connessione a banda larga conduce spesso al blocco ingiustificato o al deterioramento del traffico online".

Per questo motivo, sempre secondo Pancini, il Legislatore dovrebbe prevedere:

  • la necessità per gli operatori di comunicare ai consumatori in modo trasparente i livelli di servizio degli accessi alla banda larga da loro offerti
  • la tutela della concorrenza fra le varie Reti e le tecnologie disponibili

  • il divieto di forme di discriminazione basate sul tipo di dati che vengono instradati verso l'utente

  • un adeguato regime sanzionatorio