Scandalo Fastweb-Telecom Sparkle: Scaglia assolto

Silvio Scaglia, ex AD di Fastweb, è stato assolto nel processo Fastweb-Telecom Sparkle.

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a cura di Dario D'Elia

Silvio Scaglia e Stefano Mazzitelli, gli ex amministratori delegati di Fastweb e Telecom Sparkle, ieri sono stati assolti nel processo di primo grado riguardante il caso di maxi-riciclaggio esploso nel 2010. Si contano altre cinque assoluzioni per Antonio Catanzariti, Massimo Comito, Roberto Contin, Manlio Denaro e Silvio Fanella. Condannati invece Gennaro Mokbel (15 anni), la moglie Giorgia Ricci (8 anni), l'ex dirigente della Guardia di Finanza Luca Berriola (7 anni), l’avvocato Paolo Colosimo (5 anni e 4 mesi) e Carlo Focarelli (11 anni).

Il procuratore aggiunto Giancarlo Capaldo, e i sostituti Giovanni Bombardieri e Francesca Passaniti, hanno ricostruito quella che può essere definita una "Frode Carosello". In pratica la truffa puntava a realizzare "ingenti poste passive di bilancio dovute alle apparenti uscite di centinaia di milioni di euro in favore di società cartiere".

Frode Carosello

"Le ingenti somme di denaro apparentemente spese per pagare l'IVA in favore delle cartiere consentivano a Fastweb e Telecom Sparkle di realizzare fondi neri per enormi valori". Movimenti che però servivano solo a disporre liberamente del "denaro incassato attraverso il pagamento dell'IVA versata dai clienti di Fastweb e Telecom Italia Sparkle e che non era mai stato versato all'erario".

"È finito un incubo", ha commentato Scaglia. "È stata una battaglia durissima che non doveva neanche iniziare. Un pensiero va alle tante persone che soffrono in carcere ingiustizie simili. Sono contento di aver avuto fiducia nella giustizia fino in fondo". L'ex dirigente era stato arrestato nel febbraio del 2010 per associazione per delinquere finalizzata all’evasione fiscale, dopodiché ha scontato 6 mesi in carcere e ulteriori 6 mesi ai domiciliari.

Il tribunale dopo 9 ore di camera di consiglio ha stabilito che l'intera operazione, dall’associazione per delinquere transnazionale pluriaggravata finalizzata al riciclaggio, all’intestazione fittizia di beni, all’evasione fiscale, si doveva ricollegare esclusivamente al gruppo di Mokbel.

Fastweb ha accolto "con orgoglio e soddisfazione" la sentenza del collegio della prima sezione penale del tribunale di Roma che ha assolto con formula piena, anche per i reati per i quali era nel frattempo intervenuta la prescrizione, Silvio Scaglia, Mario Rossetti e Roberto Contin.

"La sentenza, oltre a porre fine a una vicenda che ha sconvolto la vita di queste persone, riconosce la correttezza di quanto sostenuto da Fastweb sin dalle prime indagini, ossia che la società è stata vittima di una frode fiscale", si legge nella nota ufficiale di Fastweb. "È stato infatti dimostrato che Fastweb ha sempre correttamente corrisposto l'IVA dovuta ed una associazione criminale, attraverso l'uso fraudolento di complesse transazioni, si è appropriata di questi soldi".