Schermi Disney Research e Ultrahaptics, il 3D da toccare

Due diverse ricerche segnano passi avanti nella percezione fisica delle immagini digitali.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Disney Research ha sviluppato un nuovo sistema di feedback tattile per i touchscreen, che rende più realistica l'interazione con gli oggetti tridimensionali a schermo. Usa microvibrazioni e un algoritmo per mappare e riprodurre le superfici.

Negli esempi mostrati questa tecnica rende più concreti crateri lunari, cactus (ma non pungono davvero), fossili e opere d'arte. Potenzialmente lo si potrebbe applicare anche ai videogiochi, o a qualsiasi interazione con un oggetti.

Prima di tutto è necessaria una mappa della superficie dell'oggetto, che si può creare usando un Kinect o un modello 3D realizzato ad hoc. Poi bisogna determinare la forza della frizione tra dita e schermo, per applicarla al modello 3D. Infine si applicano diverse tensioni allo schermo, che risponde con microvibrazioni. Il risultato è che si ha la sensazione di toccare davvero l'oggetto.

Simile, almeno nello scopo, è la ricerca realizzata da Tom Carter e i suoi colleghi dell'Università di Bristol, che hanno creato UltraHaptics, un sistema a ultrasuoni pensato però per i computer, non necessariamente per gli schermi tattili.

UltraHaptics usa 320 altoparlanti per creare la percezione tattile di ciò che è mostrato a schermo. "Ciò che si sente è una vibrazione. Gli ultrasuoni esercitano una forza sulla pelle, e la spostano leggermente. Noi attiviamo e disattiviamo il segnale a una certa frequenza, così si percepisce una vibrazione", ha spiegato Carter. "Una vibrazione da 4 Hz sembra gocce di pioggia sulla mano", continua lo scienziato. "A circa 125 Hz è come toccare schiuma, e a 250 Hz è una vibrazione forte".

Entrambe le ricerche hanno grandi potenzialità per quanto riguarda le applicazioni pratiche. Vengono subito in mente i videogiochi ovviamente, ma non solo. Il display di Disney Research per esempio potrebbe essere posto in musei ed esposizioni; in un tablet potrebbe servire per creare e "sentire" una mappa realistica dell'ambiente circostante – sarebbe interessante per ipo e nonvedenti.

UltraHaptics ha anche le potenzialità per diventare un'interfaccia di controllo simile a Leap Motion o a Microsoft Kinect, e in generale sembra più potente e versatile dello schermo di Disney Research - ma non è certo un sistema portatile. A qualcuno, infine, sarà certo venuto in mente di usare queste tecnologie per applicazioni più o meno erotiche. Naturalmente è una possibilità, ma non l'unica.