Schianto sulla cometa: dove e perché

Al via fra poche ore le manovre per il gran finale della Missione Rosetta dell'ESA, la prima sonda che per due anni ha volato vicino a una cometa. Ecco gli appuntamenti per seguire la diretta, le ultime manovre di avvicinamento, i primati di Rosetta e i successi scientifici.

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a cura di Elena Re Garbagnati

C'è un grande fermento presso il centro di controllo della missione ESA (ESOC) in Germania. I membri del team di controllo di Rosetta stanno guidando la sonda in una delle manovre più difficili da quando è arrivata alla cometa 67P/C-G nel mese di agosto 2014. Le ultime settimane dell'incredibile viaggio di Rosetta si sono dimostrate essere tra le più impegnative e scopriremo insieme il motivo.

sito atterraggio
Immagine ottenuta grazie alla camera OSIRIS da una distanza di 28 km dalla superficie della cometa. Da sinistra a destra, i pozzi visibili misurano 125 m, 130 m e 140 m in orizzontale e 65 m, 60 m e 50 m in profondità, rispettivamente. Si mira a far atterrare Rosetta nella regione piana tra i due pozzi denominati Ma'at 02 e 03. Crediti: ESA/Rosetta/MPS for OSIRIS Team MPS/UPD/LAM/IAA/SSO/INTA/UPM/DASP/IDA

Il sito di atterraggio previsto è un'area soprannominata Ma'at, situata sul più piccolo dei due lobi della cometa. Ma'at è una delle regioni più attive della cometa. È infatti la sede di diversi pozzi attivi, con un diametro maggiore di 100 metri e profondità superiori a 50-60 metri, dai quali hanno origine diversi getti di polvere della cometa. Le pareti di questi pozzi mostrano delle strutture grumose soprannominate "goose bumps". Secondo gli scienziati queste strutture potrebbero essere il segno dei primi 'cometesimi' che si sono assemblati per dare origine alla cometa nelle prime fasi della formazione del Sistema Solare. Sono quindi importanti per comprendere l'origine di questi corpi.

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Immagine rilasciata dall'ESA il 22 gennaio 2015, che mostra le 19 regioni in cui è stato suddiviso il 70% della superficie della cometa 67P/C-G a seconda delle caratteristiche geomorfologiche del terreno di cui sono costituite.

Rosetta riserverà il suo sguardo più vicino a queste affascinanti strutture. Il 30 settembre il veicolo spaziale si rivolgerà verso un punto adiacente ad un pozzo largo circa 130 m, che il team della missione ha chiamato Deir el-Medina, poiché ha un aspetto simile a una struttura situata in un'antica omonima città egiziana.

Tornando al sito previsto per l'atterraggio, la regione Ma'at è stata scelta per il suo potenziale scientifico e tenendo conto dei vincoli operativi necessari ai fini della discesa. Il touchdown è previsto entro 20 minuti dalle 12:40 italiane del 30 settembre.