Scorporo Telecom Italia, nessuno lo vuole più

Anche Asstel, l’associazione di Confindustria del settore TLC, sostiene che lo scorporo Telecom sia sbagliato

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a cura di Dario D'Elia

Le società di Telecomunicazioni italiane non credono che lo scorporo Telecom sia una soluzione per il digital divide. Separare la rete Telecom Italia dai suoi servizi "sarebbe un errore", secondo Stefano Parisi neopresidente di Asstel (l’associazione di Confindustria del settore) e AD di Fastweb. Di fatto anche la strategia del Governo è analoga.

A questo punto, il problema italiano potrà essere risolto solo "creando condizioni regolatorie stabili e stimolando la crescita del mercato con un’azione sui servizi che alimentano la domanda". Per Parisi il piano di e-government del ministro Renato Brunetta è un esempio. Gli investimenti necessari potrebbero arrivare dagli stessi operatori.

"Con la garanzia di ritorno dell’investimento parteciperebbero tutti gli operatori del settore, in concorrenza. Non bisogna guardare alla sostenibilità dell’impegno da un punto di vista di un solo soggetto, ma con una visione ampia, di sistema: in teoria così la rete di nuova generazione si può fare. Parlo di un business plan di Paese", ha spiegato il presidente al Corriere della Sera.

Per quanto riguarda invece il deperimento dell’attuale network in rame, basterebbe una sostituzione diffusa basata su micro-cantieri. La migliore efficienza del servizio consentirebbe la crescita "dei ricavi, provenienti dai clienti finali e da quanto pagherebbero gli altri operatori per utilizzare la nuova rete".

Insomma, l'opzione Romani che propone i 2 Mega come primo obiettivo pare essere nella direzione giusta. "Il piano Romani è il primo passo indispensabile per colmare il digital divide, raggiungere la parte di popolazione (il 12%) che ancora non ha accesso a una banda larga minima. Ma bisogna pensare al domani: se i 2 mega oggi possono bastare, le reti di nuova generazione non hanno limiti di trasportabilità e assicurano il futuro. Rinunciare sarebbe sbagliato. Farebbe arretrare il paese", ha concluso Parisi.

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