Segreti di Apple, AMD e Dell spifferati, 5 in manette

Cinque persone sono state arrestate con l'accusa di frode dall'FBI. Aveano creato una rete grazie alla quale svelavano importanti informazioni di aziende come Apple, AMD e Dell a fondi d'investimenti speculativi.

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a cura di Manolo De Agostini

Insider trading, frode e cospirazione. Questi i capi di accusa verso cinque persone arrestate per aver sottratto e spifferato a fondi speculativi  i segreti di alcune aziende del settore tecnologico in cui lavoravano o con cui collaboravano. Ora rischiano 20 anni di carcere.

Tra i cinque Mark Anthony Longoria, ex manager per i contatti con il canale di AMD; Daniel Devore, ex manager di Dell; Walter Shimoon, ex direttore senior dello sviluppo tecnologico di Flextronics; Manosha Karunatilaka, ormai ex account manager di TSMC e infine James Fleishman, manager vendite di Primary Global Research, azienda impegnata nel settore delle consulenze per gli investimenti. Prima dei cinque era già stato arrestato Don Ching Trang Chu, un altro consulente della Primary Global Research.

Secondo il Dipartimento di Giustizia statunitense queste persone passavano informazioni riservate su Apple, AMD, Dell e altre aziende a fondi speculativi, gli hedge fund, che in questo modo sapevano come gestire al meglio i propri investimenti. Longoria, Devore, Shimoon e Karunatilaka partecipavano anche a incontri con i fondi, i quali pagavano profumatamente i quattro per le loro consulenze "speciali".

Walter Shimoon, per esempio, spifferò alcune caratteristiche e previsioni di vendita su iPad e iPhone 4 ben prima che i due prodotti arrivassero sul mercato. Longoria comunicò previsioni e dati finanziari di AMD. Karunatilaka, invece, svelò alcuni piani di Dell.

Manette per tutti, a parlare troppo si finisce con "zeru tituli"

Secondo Janice K. Fedarcyk, assistente dell'FBI, le informazioni rivelate dai consulenti andavano ben oltre le ricerche di mercato ammissibili poiché erano informazioni interne, segrete. Il fatto che i fondi fossero disposti a pagare lautamente (più di 400mila dollari secondo l'FBI) per tali informazioni è stata ritenuta, a maggior ragione, una prova del valore dei dati in possesso di questa rete.

La caccia dell'FBI si sposta ora verso i fondi speculativi che si sono avvalsi delle prestazioni di questi spifferoni e se ne sono avvantaggiati.