Sequestrare siti pirata è inutile e controproducente, lo dicono i dati

Il Joint Research Centre della Commissione Europea ha scoperto che la chiusura dei siti pirata non produce effetti ed è costosa.

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a cura di Dario D'Elia

Chiudere siti pirata non solo è inutile ma controproducente. Così si può sintetizzare la tesi del Joint Research Centre della Commissione Europea, che ha recentemente pubblicato uno studio dal titolo "Online Copyright Enforcement, Consumer Behavior, and Market Structure".

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Chiusura di Kino.to

In pratica analizzando il sequestro del portale di streaming Kino.to, uno dei più grandi con una rete di pirati in Germania, Spagna, Francia e Olanda, si è scoperto che la vasta operazione del 2011 non solo è costata molto ma ha avuto limitati effetti sulla riduzione del traffico online illegale.

Analizzando il flusso di dati di un campione di 5mila utenti tedeschi si è scoperto che dopo la chiusura del sito la flessione di traffico pirata è scesa leggermente per poi ritornare dopo poco tempo ai livelli normali. Non solo, l'incremento di abbonamenti a servizi legali è cresciuto nello stesso periodo marginalmente.

"Se da una parte gli utenti di kino.to hanno ridotto i loro consumi pirata del 30% nelle 4 settimane seguenti al sequestro, dall'altra i loro consumi legali sono cresciuti solo del 2,5%", si legge nel documento. In pratica il saldo è negativo, soprattutto se si mettono in conto anche i costi dei raid e delle azioni legali.

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Siti pirata alternativi

La questione di fondo è che dopo la morte di Kino.to sono nati una serie di altri servizi di streaming pirata alternativi. Si chiama effetto "Hydra" è sta a indicare che là dove prima c'era un unico sito dominante, se ne generano di più piccoli che insieme raccolgono l'utenza smarrita. Si pensi ad esempio a Movie2k.to e KinoX.to, che non solo hanno colmato la mancanza ma frammentato ulteriormente il settore. Ucciso uno, te ne ricompaiono due, se non di più.

Ovviamente lo studio sottolinea anche che nel 2011 – ai tempi della chiusura di Kino.to – l'offerta di contenuti online legali era più limitata. Oggi forse l'incremento di abbonamenti sarebbe superiore. Resta il fatto che l'azione anti-pirateria ha un costo e non è detto che nelle forme impiegate oggi produca reali benefici.