Sharp LC52HD1E: più uniforme ma meno preciso

Non tutti possono permettersi di spendere cifre dai 2000 ai 4500 euro per un televisore da oltre 100 cm di diagonale. Ciò nonostante, questi enormi televisori, che iniziano a competere con televisori al plasma, sono più abbordabili di quanto non sembri.

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a cura di Tom's Hardware

Sharp LC52HD1E: più uniforme ma meno preciso

La fedeltà colorimetrica Sharp è discreta, soprattutto su alcune tinte. Le impostazioni di default fanno segnare ai nostri strumenti di misura un valore di 9000 K, una temperatura di colori un po' fredda, ma in linea con quelle viste su molti altri televisori LCD testati oggi.

In questo caso, i valori di D misurati arrivano a toccare il valore di 4,5 - 5 sulle tinte più chiare.

Punti neri

Punti bianchi

Contrasto

0,29

436

1530: 1

Il contrasto è a dir poco spaventoso! Lo Sharp LC52HD1E  riesce a fare meglio del Toshiba, che ci aveva già lasciati a bocca aperta. La luminosità potrebbe sembrare elevata, ma non dimentichiamo che si tratta pur sempre di un 52 pollici, e che quindi bisogna distanziarsi adeguatamente dallo schermo.

Testato al Gretag Eye One, il TV mostra una ricchezza di colori standard, laddove altri televisori della stessa fascia di prezzo montano il sistema a colori arricchiti. La ricchezza è quindi limitata allo standard sRGB.

Uniformità spaziale

Non possiamo dimenticare i problemi di banding visti sui televisori Full-HD Sharp di prima generazione. Sul nuovo LC52HD1E il problema sembra risolto: infatti, se agli strumenti di misura la parte superiore ed inferiore dello schermo sono nettamente meno luminose rispetto al centro, ad occhio nudo non si notano problemi di uniformità o banding, soprattutto se ci si distanzia adeguatamente dallo schermo.

Finora il nuovo televisore Sharp non ci ha convinto del tutto; tralasciando i problemi di banding, gli preferiamo ancora l'XD1E. Il nuovo HD1E comunque, ha dalla sua un contrasto spaventoso, di gran lunga il migliore di questa comparativa.