Sky Italia impara la lezione, basta con le penali

Il Tar del Lazio respinge il ricorso di Sky sui costi di recesso

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a cura di Dario D'Elia

Sky Italia dovrà adeguarsi alla delibera Agcom, che si propone di limitare i costi di recesso a carico degli utenti. Così ha sancito il Tar del Lazio, respingendo il ricorso del Gruppo di Rupert Murdoch. "L'Agcom ha ritenuto addebitabile all'utente solo i costi connessi con la chiusura del rapporto. La scelta imprenditoriale di recuperare i decoder utilizzati non può essere fatta gravare sull'utente che recede, ma al più su quello che instaura con l'operatore un nuovo rapporto", sottolinea la sentenza.

Anche se in altri paesi UE il recesso anticipato non è previsto, per il Tar la normativa europea " non inibisce ai singoli ordinamenti di prevedere forme di tutela più ampie e rigorose".

Il Codacons, comunque, pare non essere ancora soddisfatto poiché la legge Bersani prevede che vengano stabiliti costi di recesso per tutti gli operatori. "Ora la sentenza del Tar del Lazio secondo la quale sono addebitabili all'utente solo i costi connessi con la chiusura del rapporto con Sky, senza penali, dovrebbe mettere finalmente fine alle scuse che tutti i soggetti, dalle banche alle compagnie telefoniche, hanno finora inventato per tentare di non applicare i famosi decreti Bersani", sostiene l'Associazione dei consumatori.

"Il punto è che le compagnie telefoniche si sono inventate costi esorbitanti, addebitando all'utente cifre forfetarie assurde, che in realtà non sostengono affatto, camuffando sotto la voce costi, cifre che sono delle penali camuffate. Ecco perché chiediamo all’Authority di stabilire con precisioni l'importo di queste spese, sia per le compagnie telefoniche che per le televisive".

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