Sky lavora a "Project Ethan": la registrazione va su cloud

Sky lavora a "Project Ethan": nel 2016 avremo decoder che gestiscono lo streaming e archiviano film e contenuti su cloud. In questo modo la fruizione su dispositivi diversi sarà ancora più facile.

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a cura di Dario D'Elia

Sky "Project Ethan" non è il nome di nuovo film sci-fi bensì il futuro della TV digitale visto dal broadcaster satellitare leader del mercato europeo. Al solito quando si parla di quel che ci attende bisogna guardare a BSkyB, la filiale inglese dell'azienda. Proprio qui secondo indiscrezioni captate da The Sunday Telegraph ingegneri e sviluppatori starebbero lavorando a un nuovo dispositivo (set-top-box) capace di gestire l'intera offerta video in streaming. A capo del progetto quell'Andrew Olson che nel 2012 abbandonò l'area "prodotti convergenti" dei colosso televisivo via cavo Comcast.

Il valore aggiunto del nuovo prodotto dovrebbe essere rappresentato dalla possibilità di registrare e archiviare ogni contenuto su cloud, invece che hard disk come avviene oggi con My Sky HD.

Project Ethan

Tutto questo dovrebbe permettere anche un facile accesso al proprio archivio tramite smartphone, tablet o una Smart TV non esattamente localizzata nel proprio salotto. La piattaforma software sarà in grado quindi di gestire sia contenuti registrati che on-demand in continuità a prescindere dal dispositivo usato. Magari si inizierà a guardare un film sulla TV e poi si potrà proseguire la visione a letto sul tablet oppure il giorno dopo al lavoro su smartphone.

Project Ethan diventerà realtà entro due anni, quindi nel 2016. Quasi in contemporanea con l'avvento delle trasmissioni satellitari 4K. Per l'Ultra HD ovviamente vi sarà bisogno di nuovo hardware e software, ma Sky ha già pensato anche questo preparandosi a investire diverse decine di milioni di euro.

Project Ethan e 4K sono il futuro, ma l'Italia potrà mai essere all'altezza di uno streaming video di qualità considerate le infrastrutture a disposizione?

Il recente accordo tra Sky Italia e Telecom Italia (nonchè l'avvento del servizio Sky Online) lascia intendere che vi sia fiducia. L'architettura fiber-to-the cabinet che si sta rendendo disponibile in quasi tutte le città più importanti potrebbe essere adeguata. Entro la fine anno potremo iniziare a fare le prime reali valutazioni.