Skype: se mi lasci non ti cancello

Il Garante della Privacy ha spedito una lettera a Skype per fare chiarezza sulle procedure di cancellazione account e sulla gestione dei dati personali. Tutto è partito a causa di un cittadino italiano che ha scoperto l'impossibilità di cancellare il proprio account.

Avatar di Dario D'Elia

a cura di Dario D'Elia

Cancellarsi da Skype più che faticoso sembra impossibile. Questa la denuncia di un cittadino italiano che ha dovuto persino tirare in ballo il Garante della Privacy per venirne fuori. Come riporta oggi La Repubblica, dagli uffici presieduti da Antonello Soro è partita una lettera "con richiesta di informazioni" verso la sede lussemburghese di Skype.

"Abbiamo ricevuto una segnalazione da parte di un utente registrato al Vostro servizio che lamenta l'impossibilità di eliminare definitivamente il proprio account, con ID [omissis] all'indirizzo di posta elettronica [omissis]", questo l'incipit della missiva.

Dopodiché il testo prosegue con il riferimento alle FAQ di Skype, che "chiariscono che una volta creato, non è possibile eliminare un account Skype o cambiare un nome Skype" sebbene sia possibile "rimuovere tutti i dati personali contenuti" nel proprio profilo.

Se mi lasci ti cancello (2004 - Michel Gondry)

Il cittadino italiano, avviata la procedura, non è riuscito a completare l'operazione poiché all'ultimo passaggio Skype ha richiesto il mese e l'anno di creazione del suo account. Un dato di non facilissimo reperimento, che comunque contrasta con le stesse informazioni contenute nella policy del contratto.

"Al riguardo, questa Autorità sta valutando le possibili implicazioni sulla protezione dei dati personali degli utenti italiani, con particolare riguardo al  necessario rispetto del principi di pertinenza e di non eccedenza dei dati rispetto alle finalità per le quali essi sono raccolti e trattati", prosegue la lettera. Insomma c'è bisogno di chiarezza sulle procedure e le tecniche adottate, non di meno specificare "quali dati vengano conservati, per quanto tempo e con quali finalità".

Il Garante sottolinea infatti che la recente acquisizione della società da parte di Microsoft potrebbe aver avuto implicazioni importanti sulla condivisione dei dati degli utenti tra le due società. Nel caso sarebbe bene "indicare presso quale soggetto siano archiviati i relativi dati personali nonché le procedure adottate per consentire agli interessati di esercitare i propri diritti di accesso e cancellazione dell'account".

La risposta è attesa entro il 21 dicembre 2012. In caso contrario probabilmente sarà aperto un fascicolo sulla vicenda.