Smarticles, i mini robot che collaborano per spostarsi tutti insieme

Alcuni ricercatori statunitensi hanno trovato un modo per creare piccoli robot, in grado di collaborare tra loro per realizzare dispositivi di maggiori dimensioni capaci di spostarsi senza necessità di un coordinamento centralizzato.

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a cura di Alessandro Crea

Due ricercatori, provenienti rispettivamente dalla Scuola di Fisica del Georgia Institute of Technology di Atlanta e dal Dipartimento di Ingegneria Meccanica della Northwestern University, hanno pubblicato recentemente un interessante studio, riguardante la possibilità di realizzare minuscoli robot, in grado di collaborare tra loro, al fine di realizzare robot di dimensioni maggiori capaci di avanzare senza necessità di una qualche forma di coordinamento centralizzato.

Il lavoro richiama alla memoria quello realizzato dal MIT, ma i presupposti sono diversi. "‎La locomozione robotizzata è tipicamente generata dall'integrazione coordinata di componenti specializzati, come attuatori, sensori, segmenti del corpo e arti", si legge infatti nell'abstract della pubblicazione. "Noi supponiamo che i robot del futuro potrebbero deambulare utilizzando sistemi in cui una delineazione dei componenti e delle loro interazioni non è così chiara, diventando entità robuste e flessibili composte da componenti funzionali che sono ridondanti e generici e in grado di interagire stocasticamente".

Ciascun mini robot ha una lunghezza di soli 5 cm ed è dotato di due "palette" alle estremità, che è in grado di muovere in maniera casuale, ma da solo non è in grado di avanzare. Gli scienziati poi hanno provato a inserire 10 minirobot all'interno di un anello plastico e, attraverso l'interazione delle palette, in questo caso potevano muoversi, seppur in maniera casuale.

A questo punto i due docenti hanno integrato in ogni singolo mini robot un sensore di luminosità e poi hanno introdotto via software degli algoritmi specifici. Dopodiché i mini robot, sempre all'interno dell'anello, sono stati in grado di coordinare i propri movimenti, in modo da avanzare tutti assieme verso una fonte luminosa, senza alcun bisogno di un coordinamento centralizzato di qualche tipo che dicesse loro cosa fare.

‎Secondo i ricercatori comprendere il modo in cui gli smarticles (questo il nome dei piccoli robot) si muovono insieme senza una fonte centrale di controllo potrebbe aiutare gli scienziati a progettare sistemi robotici complessi che possono ancora funzionare anche in caso di rottura di una parte e potrebbero un giorno essere utilizzati per creare un umanoide robot composto da molte piccole parti indipendenti.‎