Sondaggio: Comprereste una televisione Apple?

Il Wall Street Journal conferma i test di sviluppo delle prime televisioni Apple. Intanto un'indagine di AlphaWise e Morgan Stanley dice che il 47% dei consumatori statunitensi sarebbe interessato all'acquisto e il 20% anche a pagare più del normale.

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a cura di Dario D'Elia

La televisione Apple è in sviluppo ma il dettaglio più interessante è che sembra essere desiderata un po' da tutti. La vogliono i media, come il Wall Street Journal che da tempo ne sta facendo la cronistoria, ma anche i consumatori, secondo una recente indagine di mercato firmata da AlphaWise e Morgan Stanley. Infine come dimenticare i produttori di componenti, il grande assemblatore Foxconn e ovviamente Wall Street.

Nei grandi periodi di crisi si ha bisogno di sognare. La iTV (perchè Apple TV è un brand di fatto già bruciato) si candida a diventare sulla carta quello che è stato l'iPhone per il mercato smartphone. Una sorta di nuovo paradigma tecnologico, per stessa ammissione di Steve Jobs. È vero che oggi il cellulare della mela può essere tranquillamente affiancato a prodotti concorrenti analoghi, ma nel 2007 l'iPhone se la giocava con il Nokia E62, i Palm e i BlackBerry. Insomma, aveva aperto una nuova porta nel mondo consumer.

Apple iTV concept

Oggi sappiamo ancora poco di come potrebbe essere questa televisione, anche l'anno scorso si parlava di 32 e 55 pollici. Le uniche certezze sono che costerà più della media (a parità di dimensioni), si distinguerà per il design, godrà di un'interfaccia evoluta, integrerà funzioni da media TV e infine monterà uno schermo LCD di qualità. Tutti questi attributi sono dati per certi da più indiscrezioni giornalistiche, le spifferate dei produttori orientali e un po' di capacità analitica. È evidente che se Apple si è sempre distinta per qualità degli schermi, design e interfacce non produrrà un televisore che si vede male, dalle linee vetuste e con l'esperienza utente di un vecchio videoregistratore VHS (il peggior incubo di cui mi ricordi).

"Non è ancora un progetto formale. È ancora in una fase iniziale di test", ha rivelato al Wall Street Journal una fonte vicina a Foxconn. Già, ancora questo colosso cinese in ballo. C'è poco da fare sarà il protagonista indiscusso anche della produzione televisiva di Cupertino. Il motivo è semplice: ha una partnership chiave con Sharp, che come tutti ben sanno è uno dei più grandi produttori di LCD al mondo.

"Il potenziale di attrazione che crea la televisione nei confronti dei consumatori continuerà a spingere le aziende (di piattaforma) a esplorare il territorio. Considerato questo, sebbene la battaglia stia ancora per iniziare, rileviamo che ha il potenziale per rafforzare gli attuali vincenti come ad esempio Apple, o distruggere completamente il mercato ancora una volta", si legge in uno degli ultimi report di Goldman Sachs sull'argomento. Come a dire che il mondo della finanza potrebbe approfittarne e il titolo Apple re-iniziare la sua corsa al NASDAQ.

Per quanto riguarda invece i consumatori c'è una recente indagine di AlphaWise, citata da Apple Insider, che inizia a profilare il potenziale cliente statunitense. Il 47% si dice interessato e circa il 20% sarebbe disposto a pagare anche più del normale. Da rilevare che le fasce dei più propensi sono quelle dei 18-29 anni e 45-64. Il prezzo medio di una TV paragonabile oggi è di 884 dollari: il 46% sarebbe disposto a pagarne più di 1.000, mentre il 10% anche più di 2.000 dollari.

A questo punto è evidente che il posizionamento sul mercato potrebbe essere il dettaglio chiave per l'eventuale successo (o meno) dell'iTV. La sensazione è che Apple occuperà uno spazio che oggi non è presidiato da nessuno, ovvero quello tra i grandi marchi di massa del settore e i piccoli del lusso come ad esempio Bang & Olufsen e Loewe. Non di meno sarà interessante scoprire quanto potrà costare in più una sua TV rispetto alla media. Insomma, l'iTV è un interrogativo affascinante anche perché riguarda il settore tecnologico mass market più importante del mondo.