Sondaggio: perché le aziende non trovano informatici?

In Italia le aziende sono a caccia di progettisti di sistemi informatici, sviluppatori, analisti e programmatori: in pratica non si trovano. La maggioranza delle offerte di lavoro rimane insoddisfatta. Il motivo principale pare essere la mancanza di un'adeguata formazione.

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a cura di Dario D'Elia

Progettista di sistemi informatici: ecco il laureato più desiderato dalle imprese italiane. Secondo il report annuale del Sistema informativo Excelsior di Unioncamere e Ministero del Lavoro i laureati in questa area sono i più introvabili. Prova ne sia che su 1000 offerte di lavoro ben l'84,6% sono rimaste insoddisfatte. Nella classifica delle professioni introvabili figurano anche lo sviluppatore software (40,8% offerte senza esito), l'analista programmatore (72,5%) e il programmatore informatico (43,2%).

Il motivo di questo fenomeno si deve soprattutto alla carenza qualitativa dei candidati, legata quindi ad una preparazione non adeguata. "Fattore che spiega il 54% delle assunzioni considerate difficili da reperire, nel caso dei laureati sono invece le carenze quantitative, ascrivibili al ridotto numero di candidati, a prevalere, con una quota pari al 58%", prosegue il documento.

Troppo giovane, troppo preparato, troppo informale

L'inadeguatezza della preparazione dei laureati è declinata in mancanza di una preparazione adatta alle necessità aziendali dei candidati (41%), mancanza della necessaria esperienza (33%) e la mancanza di caratteristiche personali necessarie per svolgere la professione (20%).

In generale dall'indagine si rileva che nonostante le difficoltà occupazionali del 2012 gli introvabili sono a quota 65mila, ossia il 16,1% delle assunzioni non stagionali previste dalle imprese, mentre lo scorso anno erano quasi il 20%.

Le prime 10 professioni

"Anche quest’anno dai dati Excelsior emerge un paradosso: pur in presenza di una contrazione dell’occupazione, una parte non marginale della domanda di lavoro delle imprese comporterà difficoltà nella ricerca del candidato più idoneo", ha confermato il segretario generale di Unioncamere, Claudio Gagliardi.

"È un paradosso che rende sempre più urgente intervenire con un cambio di passo del mondo della formazione: serve uno sforzo straordinario per offrire a tutti i giovani la possibilità di conoscere dal di dentro il mondo dell’impresa e, nello stesso tempo, far apprezzare alle imprese il proprio talento. È necessario in definitiva organizzare anche in Italia in maniera sistematica percorsi di apprendimento in azienda completamente integrati nel curriculum formativo".