Gli altoparlanti wireless Sonos finalmente consentono lo streaming musicale domestico sfruttando una normale rete Wi-Fi, senza ulteriori spese. Si tratta di una grande svolta per uno dei produttori più noti del segmento. Fino a oggi per godere della qualità di questi diffusori bisognava collegarsi direttamente a un router via Ethernet oppure affidarsi a un dispositivo proprietario (Bridge) per creare una rete wireless Sonos ottimizzata.
"Eravamo paranoici sulla qualità del networking", ha sottolineato Andy Schulert, vice presidente Sonos. "Con il senno di poi, fu una giusta scelta nel 2003". Già, ma adesso con l'evoluzione degli standard wireless e la diffusione di dispositivi sempre più potenti, era inevitabile ritornare parzialmente sui propri passi.
Sonos Play:1
Entro la fine dell'anno saranno comunque presentati nuovi extender e bridge che sfruttano il sistema proprietario. La vera novità è il software Sonos 5.1 che consente in qualsiasi casa con un'adeguata copertura wireless tradizionale di connettere fino a 32 sorgenti.
Ad esempio acquistando il PLAY:1 è sufficiente istallare il software specifico su tablet, smartphone o PC e in presenza di una rete wireless gestire la riproduzione della propria collezione musicale oppure sfruttare le potenzialità di Spotify o Pandora.
Dopodichè aggiungendo nuovi altoparlanti o accessori Sonos si può ulteriormente ampliare la rete e quindi ottenere magari una riproduzione multi-room.
Secondo Sonos comunque la migliore esperienza in assoluto si ha con la connessione fisica, quindi con gli altoparlanti wireless collegati al proprio router. Per altro i sistemi home theater Sonos 3.1 e 5.1 non possono funzionare in altro modo, mentre la Playbar non richiede alcuna connessione.
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