All’interno di Ray, trovano spazio quattro trasduttori combinati da altrettanti amplificatori di Classe D; in aggiunta sono presenti due twetter e due mid-woofer ellittici accoppiati ad un sistema di bass reflex. La diffusione del suono è praticamente omogenea e non si limita alla sezione frontale, ma si propaga anche ai lati così da sfruttare la riflessione sulle pareti per ampliare il fronte sonoro. Una configurazione decisamente congeniale, che consente di posizionare Sonos Ray anche all’interno di ripiani chiusi ai lati e non compromettere l’esperienza audio.
La soundbar è compatibile con tracce in formato PCM, Dolby Digital 5.1, DTS Digital Surround. Naturalmente, Ray è abbinabile al sistema multi-room di Sonor e può funzionare in sinergia con altri prodotti del marchio. Tramite l’applicazione, è possibile gestile il funzionamento della soundbar all’interno del sistema e scegliere, in caso, le modalità di riproduzione di bassi, acuti e, naturalmente, volume. Disponibile anche Trueplay, che analizza l’acustica della stanza tramite il microfono dei dispositivi iOS e ottimizza l’esperienza in base ai dati rilevati.
La connettività di Ray, nonostante il prezzo di acquisto, è estesa: Ethernet, Wi-Fi 802.11 b/g/n, un ingresso digitale ottico ed è compatibile con AirPlay 2 e Spotify Connect. Disponibile, infine, una porta infrarossi che consente di pilotare la soundbar con qualsiasi telecomando, anche quello della TV. Assente un dispositivo di input, non sarà pertanto possibile interfacciarsi direttamente con Sonos Ray per accedere ad eventuali servizi.
Sonos Ray sarà disponibile a partire dal 7 giugno ad un prezzo di 299 euro.