Sony AF8: come si migliora un pannello OLED?

Al CES di quest'anno non ci sono state novità molto appariscenti nel settore dei televisori, anche se un paio di chicche lasciano ben sperare per l'anno prossimo, così Sony ne ha approfittato per mostrarci alcuni dei "trucchetti" che usano per migliorare la resa del loro fantastico TV OLED.

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a cura di Giancarlo Calzetta

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Quando si pensa a un televisore, si potrebbe credere che tutto stia nel pannello che monta, ma le cose non sono così semplici. Certo, nei televisori a basso costo di solito si usano pannelli ed elettroniche di controllo standardizzate, ma quando il prezzo cresce, i produttori si danno un gran da fare per metterci del loro e differenziarsi dalla concorrenza.

Sony ha ovviamente una grande tradizione e competenza nel campo dell'elaborazione video e stanno facendo miracoli per sopperire a quelle piccole mancanze che caratterizzano anche i pannelli più performanti del momento, quelli con tecnologia OLED.

Le demo tecniche in fiera vanno sempre prese con le molle, in quanto vediamo sempre televisori di nuova generazione messi a confronto con televisori di generazioni precedenti, ma i concetti di cui si parla danno sempre interessanti spunti di riflessione.

In particolare, i ricercatori Sony che abbiamo incontrato erano molto soddisfatti dalla resa dei pannelli OLED, ma hanno evidenziato due difetti di base che loro sono riusciti a mitigare.

Il primo si verifica nelle scene più buie. La scala dei grigi dei pannelli OLED, infatti, non è lineare a livelli di luminosità molto bassi. Questo significa che mentre nella maggior parte delle scene la resa è ottima, in alcuni tipi di riprese con luci molto basse si potrebbero verificare dei fenomeni di banding o artefatti fastidiosi nei quali il grigio prende una pesante dominante colorata.

Questo problema viene reso più evidente dall'arrivo dei contenuti HDR, che tendono a dare un risalto maggiore a tutte quelle zone buie che nelle riprese tradizionali sarebbero apparse completamente nere. Sono effetti che vengono colti da occhi attenti in ambienti molto bui, ma se qualcuno compra un televisore da svariate migliaia di euro, è probabile che voglia una qualità dell'immagine quanto più alta possibile.

Nei confronti fianco a fianco, gli AF8 risultavano molto più lineari nelle sfumature di grigio a bassa luminosità, dimostrando che, in effetti, il processore a bordo del televisore svolge un lavoro molto intenso anche se invisibile.

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Un altro difetto intrinseco dei pannelli OLED si trova all'altro lato della gamma luminosa: quella altissima. Una serie di analisi sulla resa dei pannelli OLED sulle immagini molto luminose ha mostrato che in prossimità della massima luminosità possibile, i colori tendono a virare su tonalità diverse da quelle previste.

Una serie di scene con riprese di oggetti molto luminosi, per lo più il sole parzialmente nascosto dalle nubi, ha effettivamente evidenziato come nei televisori "non Sony" (come sono stati amabilmente definiti quelli della concorrenza) della scorsa generazione si notasse una alterazione nella tonalità dei colori su schermo. La soluzione sta nel bilanciare meglio la luminosità dei subpixel per evitare che l'esuberanza di uno o più colori primari rovini il risultato finale.

Anche in questo caso, un occhio poco allenato fa fatica a cogliere la differenza, anche perché l'occhio umano non brilla per efficienza quando c'è molta luce, ma una volta che vi sarà fatto notare, non potrete più fare a meno di guardare meglio "quel tramonto così suggestivo, ma un po' verdino..."